A Trento la presentazione de “La menzogna del bilinguismo in Alto Adige”

“Lingue matrigne. La menzogna del bilinguismo in Alto Adige/Sudtirol” è il titolo, decisamente esplicito, del saggio di Gabriele Di Luca, che a Bolzano ci vive da quasi trent’anni, già curatore, insieme a Maurizio Ferrandi, dei due volumi antologici “Pensare l’Alto Adige”.

In sintesi, un pensiero critico su una terra plurilingue e multietnica spesso presa a modello di convivenza ma che di contraddizioni ne presenta comunque parecchie. Il volume, pubblicato da Edizioni Alphabeta Verlag di Bolzano, sarà presentato dall’autore, in dialogo con il giornalista Valentino Liberto, martedì 28 ottobre a Trento, alla libreria “due punti” in San Martino, alle ore 18.

“In Alto Adige/Sudtirol il bilinguismo viene spesso celebrato come esempio virtuoso di convivenza – riflette Di Luca – ma si tratta di una retorica istituzionale e consolatoria dietro la quale si nascondono tensioni latenti e ipocrisie di una terra ancora attraversata da fratture profonde. Dalla politica alla scuola, dalla pubblica amministrazione alla sanità, dall’informazione fino ai luoghi della quotidianità – prosegue l’autore – emerge infatti una coabitazione forzata, non una vera integrazione”.

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