“I tumori urologici in Trentino, in particolare quelli della prostata e del testicolo, sono in crescita. Ogni anno registriamo circa 430 nuove diagnosi di tumore alla prostata, con un incremento di oltre il 20% negli ultimi due anni“. Sono i dati presentati dal direttore dell’Urologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento Tommaso Cai in occasione della conferenza stampa di Anvolt odv, che anche quest’anno aderisce a “Movember“, la campagna internazionale dedicata alla salute maschile, e in particolare alla prevenzione dei tumori alla prostata e al testicolo. “Anche i tumori del testicolo mostrano un aumento, seppur più contenuto. È importante ricordarlo: arrivare prima con una diagnosi precoce significa non solo aumentare la sopravvivenza, ma anche garantire cure meno invasive e una migliore qualità di vita”.
L’iniziativa, mira a sensibilizzare sempre più uomini sull’importanza di sottoporsi a controlli periodici e di adottare stili di vita sani, strumenti fondamentali per garantire diagnosi precoci e una migliore qualità della vita.
“Una diagnosi tempestiva consente di accedere a trattamenti sempre più mirati, come la chirurgia robotica o la radioterapia, con un impatto ridotto per il paziente – ha spiegato Cai – ma la prevenzione non riguarda solo gli adulti: è essenziale tornare a parlare ai giovani di educazione sessuale e di malattie trasmissibili, che oggi stanno tornando a crescere. Allo stesso tempo, dobbiamo lavorare sull’alimentazione e sui comportamenti fin dall’infanzia, perché la salute inizia davvero a tavola. Serve costruire una cultura della prevenzione a 360 gradi, che cominci dai bambini. Negli ultimi decenni assistiamo a un calo dei parametri di fertilità maschile, legato non a fattori genetici ma ambientali. L’inquinamento e il cibo che consumiamo giocano un ruolo determinante: educare fin da piccoli a mangiare bene significa educare a vivere meglio”.
L’assessore alla salute Mario Tonina ha ricordato che “nella recente legge finanziaria abbiamo introdotto un articolo specifico dedicato proprio alla promozione di sani stili di vita. Con un importante stanziamento di risorse intendiamo rafforzare il Piano della Prevenzione, sviluppando anche all’interno della nuova Azienda Sanitaria Universitaria un approccio intersettoriale e orientato a modelli innovativi di promozione della salute”.
La presidente di Anvolt Elisa Zeni ha ricordato i progressi fatti in questi anni dall’associazione: “Oggi registriamo oltre 500 visite di controllo all’anno, un dato per noi significativo. Quando abbiamo iniziato, quindici anni fa, molti uomini non conoscevano l’importanza della prevenzione. Oggi, invece, sono loro stessi a chiamarci per prenotare una visita: un segno di grande cambiamento culturale”.