A 100 anni dalla nascita, Trento ricorda il filosofo e sociologo polacco Zygmunt Bauman, scomparso nel 2017, che è stato più volte in città. L’8 novembre la Pro Cultura promuove una giornata di studi che fin dal titolo dice già parecchio del taglio dato all’iniziativa, “In dialogo sul futuro”.
Nella mattinata di sabato, a partire dalle ore 9, alle scuole Crispi di via San Giovanni Bosco, è prevista una serie di interventi e confronti ai quali parteciperà anche la figlia di Bauman, Lydia. Nel pomeriggio, dalle 14,30 sei incontri di lavoro tra le Crispi e palazzo Benvenuti, in via Belenzani, che affronteranno diversi temi al centro della riflessione del filosofo di Poznan, dal rapporto tra psicologia e pensiero a quello tra spazio urbano e cittadinanza, dalle teorie sulla società liquida, che hanno portato agli onori delle cronache Bauman, alla società che si prefigura nei prossimi decenni.
Tra i partecipanti, anche lo scrittore Eraldo Affinati e il giornalista Wlodek Goldkorn, per molti anni responsabile delle pagine culturali del settimanale “l’Espresso”. L’editor Riccardo Mazzeo è il responsabile scientifico della giornata di studi. Bauman l’ha conosciuto e frequentato. Su di lui, e insieme, ha scritto parecchio. Da “Elogio della letteratura” a “Educazione e identità interculturale”, da “Cambiare la società” a “Zygmunt Bauman” fino all’ultimo “L’eredità di Zygmunt Bauman” (con il sociologo Mauro Marcantoni).
L’articolo completo sul prossimo numero di Vita Trentina, in edicola giovedì 6 novembre.