Venerdì 7 novembre, dalle ore 15.00, nella Sala Gerola del Castello del Buonconsiglio, l’Archivio fotografico storico provinciale ricorderà con un convegno la figura di Floriano Menapace, protagonista per decenni nello sviluppo della cultura fotografica italiana.
Allievo di Italo Zannier, primo laureato italiano in Storia della fotografia, Floriano Menapace nacque a Trento nel 1946, ed è scomparso lo scorso dicembre. Menapace, fondatore e presidente del Circolo fotoamatori della sua città, dal 1969 si adoperò incessantemente per promuovere quell’approccio teoricamente fondato alla pratica fotografica che troverà compiuta definizione nel suo articolo Il fotografo consapevole (2008). Al 1973 risalgono la sua prima esposizione e l’iscrizione al DAMS di Bologna; nel 1978 fu quindi il primo laureato italiano in Storia della fotografia. Parallelamente, in qualità di funzionario culturale della Provincia autonoma di Trento, si impegnò per il riconoscimento della fotografia come oggetto di tutela e catalogazione e riorganizzò l’antica fototeca di documentazione ereditata dalla cessata soprintendenza statale, trasformandola in Archivio fotografico storico provinciale. Al suo impegno di gestione e incremento delle collezioni si intrecciano strettamente fondamentali ricerche storico-fotografiche, consegnate a pubblicazioni che restano di riferimento. Lo spessore della sua cultura tecnica, teorica e storica trova infine puntuale corrispondenza nella sua produzione di fotografo, esposta in occasioni significative come la Biennale di Venezia (2011) e l’Expo di Milano (2015).
Il convegno intende porre le basi per una ricostruzione organica della sua personalità di studioso, fotografo e funzionario pubblico, fondatore dell’Archivio stesso come istituto di conservazione, studio e valorizzazione di un patrimonio fotografico in costante accrescimento. L’iniziativa, in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino, è realizzata con il patrocinio della SAT Società Alpinisti Tridentini. L’incontro sarà anche l’occasione per una presentazione del progetto di acquisizione al patrimonio dell’Archivio fotografico storico provinciale, oggi in capo alla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, dell’intero archivio conservato presso la famiglia di Floriano Menapace, con l’obiettivo di assicurare alla fruizione pubblica la totalità della produzione fotografica e della preziosa biblioteca specializzata sedimentati dall’autore a partire dal 1968. I volumi, in molti casi irreperibili sul territorio e fittamente annotati, offriranno un ulteriore elemento per la comprensione della cultura e delle visione autoriale di Floriano Menapace.
Dopo il saluto della dirigente provinciale della Soprintendenza per i beni culturali, Angiola Turella, l’iniziativa si aprirà con i ricordi trasmessi dal decano degli storici della fotografia, Italo Zannier, e da Gabriella Belli, già collega di Menapace negli anni in cui prendeva forma l’amministrazione trentina del patrimonio culturale. Seguiranno interventi di personalità della scena nazionale con cui l’autore mantenne costanti contatti negli anni di confronto intellettuale che portarono al riconoscimento della fotografia come bene culturale. La prima sessione, moderata da Luca Gabrielli, direttore dell’Ufficio per i beni storico-artistici della Soprintendenza provinciale, vedrà infatti la partecipazione di Maria Francesca Bonetti, a lungo responsabile delle collezioni fotografiche dell’Istituto Nazionale per la Grafica, Antonio Giusa, per anni impegnato nella catalogazione e informatizzazione del catalogo dei beni fotografici della Regione Friuli Venezia Giulia, e Barbera Bergaglio, curatrice del progetto Archivi di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia (Torino) e referente per il Censimento delle raccolte fotografiche in Italia. Le relazioni di Katia Malatesta, per l’Archivio fotografico storico provinciale, e di Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, daranno conto dell’impegno di Menapace in veste di funzionario e pioniere della rifondazione scientifica degli studi storico-fotografici trentini. Il suo lascito di fotografo e instancabile organizzatore sarà poi al centro di una tavola rotonda moderata da Luca Chistè, con testimonianze di Roberto Calliari, Adriano Frisanco, Roberto Paoli, Adriano Tomba e Gianni Zotta.