Virus respiratorio sinciziale, l’Apss invita all’immunizzazione

Con l’arrivo dei primi freddi anche il virus respiratorio sinciziale (VRS) torna a circolare, con particolare rischio per neonati e bambini nel primo anno di vita. Il virus sinciziale nei più piccoli può infatti causare bronchioliti e polmoniti che spesso richiedono un ricovero ospedaliero. Ogni inverno in Trentino un bambino su 50 sotto l’anno di età finisce in ospedale per complicanze legate al VRS e uno su quattro di questi necessita di cure intensive. Nonostante la disponibilità di un nuovo anticorpo monoclonale in grado di ridurre fino all’80% i ricoveri ospedalieri, i dati di adesione alla campagna di immunizzazione – in particolare nei centri vaccinali territoriali – risultano inferiori rispetto allo scorso anno. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari invita quindi le famiglie a non rimandare: il momento giusto per immunizzare i bambini è ora, prima dell’inizio della stagione epidemica.

A partire da ottobre, i bambini nati tra il 1° aprile e il 30 settembre 2025 vengono invitati dai centri vaccinali per la somministrazione, mentre quelli nati tra il 1° ottobre 2025 e il 31 marzo 2026 ricevono la protezione direttamente in ospedale prima della dimissione.

“L’immunizzazione è efficace solo se viene fatta prima che il virus inizi a circolare – sottolinea la direttrice del Dipartimento di prevenzione Maria Grazia Zuccali –. Il VRS raggiunge il picco tra dicembre e gennaio: agire subito significa proteggere i bambini fin dai primi mesi di vita con una sola somministrazione che garantisce copertura per tutta la stagione invernale. È importante che le famiglie rispondano all’invito del centro vaccinale territoriale”.

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