Il MUSE ha dato ufficialmente il via al progetto di digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio botanico “FloraDiva”, che includerà anche il coinvolgimento della cittadinanza.
Per febbraio 2027 si attende per l’erbario “Herbarium Tridentinum” un risultato che comprenderà 150.000 campioni botanici riordinati, digitalizzati, descritti e valorizzati attraverso un lavoro attento e minuzioso, introducendo l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e la collaborazione fattiva di cittadine e cittadini.
A livello regionale è l’erbario più importante per consistenza complessiva e per ricchezza di campioni storici, particolarmente utili per descrivere l’evoluzione della biodiversità vegetale nel tempo.
Le fasi del progetto comprenderanno azioni di curatela dell’erbario, attraverso il montaggio di oltre 85.000 campioni, fissando su nuovi fogli di carta le piante e i propri cartellini. Per la realizzazione di questa parte di operazioni, il MUSE è stato supportato da LANT, società con sede a Luserna con solido expertise nel campo della digitalizzazione dei beni culturali.
Seguirà la digitalizzazione, ossia l’acquisizione digitale dei campioni d’erbario. Partecipando al grande piano di digitalizzazione massiva nazionale coordinato dal National Biodiversity Future Center (NBFC), l’erbario MUSE diventerà parte di un percorso epocale per la digitalizzazione delle collezioni scientifiche in Italia, che aprirà le porte alla condivisione dei dati con il pubblico e con la comunità scientifica poiché i dati e le immagini verranno resi disponibili online e chiunque potrà accedervi per motivi di studio o anche solo per curiosità o interesse.
Una terza fase utilizzerà l’intelligenza artificiale, prevedendo anche il coinvolgimento della cittadinanza. L’applicazione di algoritmi di IA consentirà di estrarre i dati dai campioni d’erbario e di organizzarli secondo gli standard in uso in ambito scientifico.
Attraverso FloraDiva il MUSE renderà quindi accessibile il suo patrimonio, restituendolo al pubblico e alla comunità scientifica.