Walter Ferrazza è stato riconfermato presidente del Parco Naturale Adamello Brenta. Guiderà l’area protetta più vasta del Trentino fino al 2030.
La decisione è stata assunta nel tardo pomeriggio di martedì 18 novembre dal Comitato di gestione del Parco, in cui siedono i rappresentanti degli enti locali compresi entro i confini dell’area, Comuni, Asuc, Regole di Spinale Manez, nonché delle Apt d’ambito e delle associazioni locali interessate.
Durante la seduta inoltre, sono stati eletti anche i membri della nuova Giunta esecutiva, composta da sei membri, con le relative aree di competenza: Alessio Botteri (Val Rendena), Andrea Luigi Pellizzari (Valle dei Chiese), Antonello Appoloni (Giudicarie esteriori), Manuela Viola (Altopiano della Paganella), Licia Bonn (eletta vicepresidente, Val di Non) e Marco Fedrizzi (Regole Spinale Manez).
La seduta ha riunito dunque presso la sala consiliare del Comune di Strembo il Comitato di gestione del Parco, costituito con delibera della Giunta provinciale dello scorso 24 ottobre. Il Comitato è composto dai membri designati dai Comuni, in rappresentanza degli ambiti territoriali geografici di valle e secondo i criteri di proporzionalità rispetto alla superficie totale (8 membri per la Val Rendena, 2 per la Valle del Chiese e dell’Arnò, 2 per le Giudicarie Centrali, 3 per le Giudicarie Esteriori, 1 per la Paganella, 3 per la Val di Non e 1 per la Val di Sole), ed inoltre da due rappresentanti delle associazioni protezionistiche e un rappresentate di: Comunità delle Regole di Spinale Manez, Asuc, Sat, associazioni più rappresentative delle associazioni agricole e dei coltivatori diretti, associazione dei cacciatori più rappresentativa e società di pescatori sportivi locali concessionarie di diritti di pesca sulle acque ricadenti nel Parco.
“Sono fiero di assumere nuovamente la responsabilità della guida del Parco – ha detto Ferrazza rivolgendosi ai 29 membri del Comitato di gestione, riunito in seduta comune presso il municipio di Strembo, Comune che ospita la sede Pnab – e ringrazio tutti coloro che hanno voluto accordarmi ancora una volta la loro fiducia. Nella legislatura che si è appena conclusa ci siamo sforzati, tutti assieme, di fare del Parco un organismo sempre più vitale e connesso con le realtà del territorio. Sogniamo un Parco attento alle dinamiche locali ma che sappia anche guardare lontano, che sia un osservatorio ‘vivo’ del cambiamento climatico, uno snodo fondamentale di una rete educativa permanente rivolta alle nuove generazioni, un costruttore di comunità e un centro di dialogo anche internazionale”.