A T.I.M. Teatro Instabile di Meano il Premio Mario Roat della Co.F.As.

Si è svolta al Teatro “S. Marco” di Trento, alla presenza di un folto pubblico e dei rappresentanti delle cinque compagnie partecipanti al concorso, la cerimonia di consegna del “Premio Mario Roat”, principale riconoscimento assegnato nell’ambito della ventottesima edizione della Rassegna «Palcoscenico Trentino» organizzata dalla Co.F.As., la Federazione Trentina del Teatro amatoriale.

La giuria tecnica, composta da Romeo Liccardo (docente presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano), Maria Zanetti (insegnante, coordinatrice degli Istituti aderenti al Meeting “La Scuola a Teatro”), Rosario Weber (attore filodrammatico), Andrea Coppi (scenografo) e dal giornalista e critico teatrale Fabio Lucchi, ha assegnato il massimo riconoscimento – Premio “Mario Roat” – a T.I.M. – Teatro Instabile di Meano.

La scelta dei giurati ha premiato l’allestimento di «Quattro bombe in tasca», un testo teatrale di Ugo Chiti che si snoda attraverso il filtro straordinario della memoria popolare e che fa della Resistenza un racconto epico doloroso ed esaltante insieme. La Giuria ha apprezzato in particolare «la scelta coraggiosa di rappresentare un periodo tragico del nostro Paese, realizzando uno spettacolo caratterizzato da una forza attoriale di incisiva drammaticità, avvalorata da un originale utilizzo del coro greco che nobilita l’esposizione della vicenda realmente accaduta nel 1944». A decretare il pieno successo del Gruppo teatrale del sobborgo collinare di Trento l’assegnazione a Sergio Bortolotti del premio alla miglior regia «per aver costruito uno spettacolo corale di non facile realizzazione, dirigendo con bravura tutti gli attori con una regia ispirata, attenta e profonda» e del premio alla migliore scenografia a Paolo Nones «per aver realizzato un impianto scenico che, pur nella sua estrema essenzialità, diventa un luogo evocativo, di grande impatto emotivo». Un premio speciale delle Giuria è andato anche ad Alessandra Patton «per i costumi evocativi e di notevole impatto visivo, perfetti nel caratterizzare i vari personaggi della storia».

Il premio principale, frutto della valutazione espressa dalla Giuria tecnica, è stato consegnato a T.I.M. – Teatro Instabile di Meano da Roberta Roat, figlia dell’attore e regista che nel 1946 fu il co-fondatore della Federazione che oggi raggruppa oltre cento filodrammatiche attive in Trentino, oltre ad alcune realtà operanti nei territori confinanti delle provincie di Bolzano e Belluno.

A Barbara Deanesi della Filodrammatica “Don Bosco” di Pergine è andato il Premio alla miglior attrice «per la sua notevole e poliedrica interpretazione della Signora Nibs, personaggio uscito dal Teatro dell’Assurdo, tra alienazione e non senso, a cui l’attrice ha donato credibilità», mentre il premio al miglior attore è stato attribuito ex aequo a Stefano Giacomini della “Filobastia” di Preore «per la divertente ed efficace interpretazione bipolare di Mirko nel ribaltamento del personaggio» e ad Alessio Baldo di T.I.M. – Teatro Instabile di Meano «per l’intensa e dolente interpretazione del personaggio del Biondo, che eroicamente si sacrifica per i suoi compagni e la loro missione».

In ragione dei voti espressi dagli spettatori abbonati, la “Filobastia” di Preore ha ottenuto il Premio del Gradimento del Pubblico per la messa in scena della commedia di Brunetto Binelli “En gran rebalton” mentre anche il Premio assegnato dalla Giuria dei Giovani è andato a T.I.M. – Teatro Instabile di Meano «per uno spettacolo che con una scenografia essenziale, valorizzata da un uso sapiente di luci e suoni, con personaggi resi iconici da attori capaci di una espressività intensa, con tempismo e ritmo precisi nell’azione e nei dialoghi, ha tenuto gli spettatori sospesi in un silenzio riverente».

Le premiazioni dell’edizione 2025 di «Palcoscenico Trentino» erano state anticipate dallo spettacolo di “Collettivo Clochart” «DEsPRESSO» scritto e diretto da Michele Comite interpretato da Stefania Favero e Giorgia Benassi e realizzato, grazie anche alle coreografie di Hillary Anghileri, attraverso gli strumenti espressivi del teatro-danza e della clownerie.

Nel porgere il proprio saluto al pubblico e ai filodrammatici presenti alla serata conclusiva, il presidente della Co.F.As. Luciano Zendron si è complimentato con le compagnie partecipanti per la buona qualità complessiva degli spettacoli presentati a concorso, che hanno portato al Teatro “S. Marco” un pubblico numeroso. Non sono mancati i ringraziamenti finali che la Co.F.As. ha inteso rivolgere agli Enti pubblici e alle realtà private che hanno garantito sostegno alla manifestazione.

La programmazione del Teatro amatoriale al “S. Marco” di Trento proseguirà a partire dal 18 gennaio 2026 con una nuova edizione de “La Vetrina del Teatro Co.F.As.” che prevede dieci appuntamenti settimanali alla domenica pomeriggio con inizio alle ore 16,00.

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