L’abbraccio

Don Remo Vanzetta saluta dopo 19 anni per spostarsi a Rovereto. A sostituirlo sarà don Antonio Brugnara, il prossimo 12 ottobre

Don Remo Vanzetta, dopo 19 anni di impegno (e prima ancora come cappellano dal 1963 al 1966), lascia la parrocchia di Pergine e le altre sei delle frazioni circostanti che aveva accumulato negli ultimi anni causa la cronica mancanza di preti. Il vescovo lo ha destinato alla parrocchia di S. Marco a Rovereto, per dare una mano a don Sergio Nicolli e collaborare anche per le attività a favore della famiglia.

Un “pensionamento” attivo che chiude un periodo fecondo della sua vita e un rapporto divenuto ormai familiare con i perginesi. Che ha voluto salutare domenica scorsa non con i tradizionali festeggiamenti, ma con una “assemblea” al teatro don Bosco in cui sostanzialmente è stato tracciato un bilancio di questo ventennio di collaborazioni. Quasi tre ore intense di analisi di quanto fatto dalla comunità in questi anni, con gli aspetti positivi ma anche con le criticità che non possono mancare in una comunità grande e complessa come quella perginese.

Un'impostazione in linea con la sua personalità, schiva da ogni forma esteriore e attenta alla sostanza dei problemi, tanto da trasformare quello che i fedeli avrebbero voluto fosse un momento festoso di saluto in occasione di approfondimento su problemi che non si esauriscono con la partenza di un protagonista ma richiedono stimoli nuovi per un rilancio e crescita della comunità cristiana. Senza dimenticare naturalmente quanto è stato fatto finora. A presentare questa realtà articolata e quindi anche a fare in un certo senso un bilancio dell'attività pastorale di questi anni sono stati alcuni laici impegnati nei vari settori che hanno offerto una visione articolata dell'azione compiuta a favore non solo della comunità cristiana, ma per lo sviluppo e la crescita di tutta la comunità.

Fondamentale naturalmente l'azione strettamente pastorale, coordinata dal Consiglio pastorale, la cui segretaria ha offerto una sintesi dei momenti più significativi di quanto attuato nei tre campi d'azione: annuncio, celebrazione, carità. Intensa l'attività di catechesi che vede impegnati 70 catechisti che seguono settimanalmente circa 750 bambini, ma che si amplia anche ai ragazzi e agli adulti attraverso la catechesi familiare con cui si incontrano le famiglie una volta al mese, la catechesi battesimale e la preparazione al matrimonio. Non meno importante l'azione liturgica, che pone al centro la domenica e che valorizza anche la musica sacra.

Ma altrettanto importante l'azione che viene portata avanti a più livelli per lo sviluppo personale dei giovani attraverso l'attività all'Oratorio che vede la frequenza regolare di un'ottantina di ragazzi seguiti da alcuni adulti, dai collaboratori parrocchiali e da qualche anno dalle suore salesiane che hanno ridato slancio all'Oratorio. In quest'opera preminente è l'azione di “Noi Oratori”, l'associazione collegata a livello nazionale che contribuisce all'educazione e formazione permanente, anche con attività che coinvolgono l'intera comunità. Infine gli Scout (230 iscritti di cui 30 adulti) che opera per formare uomini e donne che siano buoni cristiani.

Un quadro che infonde speranza e che mette in luce – ha osservato don Remo – l’enorme contributo dato da quei circa 400 volontari che in parrocchia fanno camminare tutte le attività e che a conclusione dell’assemblea hanno portato la comunità perginese a riempire la chiesa per la celebrazione della Messa di saluto a don Remo. Un autentico abbraccio familiare che ha confermato l’affetto di cui don Remo è riuscito a circondarsi in questi 19 anni. Il saluto ufficiale sarà domenica 12 ottobre, in occasione dell’ingresso del nuovo parroco don Antonio Brugnara.

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