Quarantuno giornate di servizio tra il 14 novembre e il 30 dicembre, quattro gli operatori impiegati nei turni di sei ore, indicativamente dalle 20 alle 2 di notte o comunque negli orari stabiliti in base alle indicazioni della polizia locale di Trento. In cifre, è questa la fotografia del servizio degli Street tutor, pensato per prevenire e contrastare la cosiddetta malamovida grazie all’impiego di personale addetto ai compiti di controllo. Finanziato dall’Amministrazione comunale con 20mila euro a copertura dell’80 per cento delle spese, il servizio è stato assegnato tramite bando al Consorzio Trento iniziative e ha riguardato in particolar modo l’area di piazza del Duomo, via e vicolo Santa Maria Maddalena, largo Giosuè Carducci, via Calepina oltre alle zone dei mercatini di Natale.
La maggior parte delle serate sono state tutto sommate tranquille, a dimostrazione che la presenza degli Street tutor funziona anche come deterrente: proprio per questo motivo il bando sarà rinnovato anche nel nuovo anno con una contribuzione analoga da parte dell’Amministrazione comunale. Nell’attività ordinaria rientra l’allontanamento senza particolari problemi delle persone che all’una di notte, in specie il mercoledì, il venerdì e il sabato, si attardano davanti ai locali di via Santa Maria Maddalena. In qualche occasione, gli Street tutor hanno invitato i gestori di alcuni locali del centro di abbassare il volume della musica o sono stati chiamati per allontanare avventori ubriachi e molesti o, ancora, per riportare la situazione alla normalità in strada in seguito alla segnalazione di persone in stato di alterazione. In almeno un paio di casi hanno contribuito al recupero di un cellulare rubato, subito restituito al legittimo proprietario. I titolari dei locali del centro hanno molto apprezzato il servizio e hanno ringraziato a più riprese gli operatori.
In più di un’occasione (il 14 e il 30 novembre) gli Street tutor sono stati presenti durante le operazioni antidroga della polizia locale nella zona di via delle Orfane, via Roma, via Belenzani e vicolo Colico. Grazie anche all’unità cinofila, sono state trovate sostanze stupefacenti occultate in svariati nascondigli.