Con il 5% dei voti, Generazione Trento, la lista guidata dal candidato sindaco Claudio Geat, elegge due consiglieri nel nuovo Consiglio Comunale di Trento. “Per essere una lista nuova, costruita solo ad ottobre, che si presentava per la prima volta, meglio di così era difficile fare. Ci siamo impegnati molto e siamo riusciti a fare un bel risultato”, il commento del candidato primo cittadino, che apre a possibili collaborazioni, sia con la maggioranza che con le opposizioni: “Per noi quello che conta è il programma, se ci sono temi che questa giunta porterà avanti che collimano con il nostro programma, perché non approvarli? Non ragioniamo per slogan, ma per obiettivi. Il nostro programma collima abbastanza con quello di Giulia Bortolotti: sommando i nostri eletti con i loro siamo in 4, possiamo fare una buona opposizione”.
“L’astensionismo è un bruttissimo segnale per la democrazia, e non riguarda solo Trento. La gente si stufa, pensa sia inutile andare a votare se tanto non cambia nulla. L’amministrazione ha fatto delle scelte al di sopra della testa dei cittadini, basta vedere il caso dell’ex Atesina. Non si può promettere alla gente e poi non fare, perché altrimenti la gente si disaffeziona”, commenta ancora Geat, che guarda alle priorità per la prossima consiliatura: “Oltre alle grandi opere vogliamo occuparci dei problemi reali e concreti, a partire dal tema della casa e degli affitti, la mobilità, le politiche sociali, con il problema dell’inverno demografico, e nell’ambito della cultura”.