Ad Arco stanno per aprire un nuovo Centro crisi adolescenti e un nuovo Centro salute mentale 24 ore. “Un passo fondamentale per rafforzare le reti dei servizi di salute mentale nel nostro territorio”, sottolinea il direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro. “Attraverso l’attività dei due centri – sottolinea – vogliamo offrire risposte sempre più appropriate e vicine ai bisogni dei cittadini, garantendo percorsi di cura personalizzati e di qualità ai pazienti e alle tante famiglie che si trovano ad affrontare situazioni complesse”.
Il Centro Salute Mentale 24 ore di Arco è una struttura territoriale “a porte aperte”, operativa 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno. Dispone di otto posti letto per l’accoglienza, su base volontaria, di utenti in fase acuta e subacuta e rappresenta un luogo maggiormente familiare e accogliente rispetto a un reparto ospedaliero. Il Centro si propone come obiettivo quello di offrire una risposta del territorio efficace e tempestiva ai bisogni di salute mentale delle persone, evitando ricoveri inappropriati e favorendo la continuità assistenziale.
Il Centro crisi adolescenti è dedicato a pazienti con problematiche psicopatologiche in fase acuta, di età compresa tra i 12 e i 24 anni, provenienti da tutto il territorio provinciale. La struttura dispone di sei posti letto in camere doppie con bagno e una stanza dedicata alla gestione delle crisi acute. Il Centro crisi adolescenti lavorerà in stretta sinergia con i servizi territoriali, la scuola, i servizi sociali e le comunità terapeutiche, per garantire una presa in carico globale e integrata dei pazienti.
La direttrice l’Integrazione socio sanitaria Elena Bravi ha sottolineato l’importanza di questi nuovi tasselli organizzativi nella filiera dell’assistenza in salute mentale: “In particolare, il Centro crisi adolescenti rappresenta una risposta concreta e appropriata all’aumento del disagio psichico acuto tra gli adolescenti. Un centro che offre ai nostri giovani e alle loro famiglie un luogo di accoglienza e cura specializzato e multidisciplinare, sul territorio, in grado di gestire la crisi e favorire il miglior recupero possibile, in un’età in cui è ancora tutto possibile. Un centro che sia anche precursore della riabilitazione dove i ragazzi possano essere accompagnati in un percorso nel superamento della crisi. Un progetto di comunità, per prendersi carico degli adolescenti per poi accompagnarli nella ripresa attraverso la filiera del sostegno che già nella nostra provincia esiste”.