A fine 1100 si trova un castro Valsanae e più tardi Valsana. Nel 1440 invece appare un Valsana o Ursana, ma nel 1491 diventa Ossana. È una formazione prediale del personale latino Vulso (“terra di Vulso”), un nome diffuso in antico nella Gallia, Istria e Veneto. Alcuni storici lo legano al latino Vallis sana (Valle sana).
Ossana era una delle due gastaldie della Valle di Sole. La storia medioevale del paese è tutt’uno col castello, detto di S. Michele per via della cappella dedicata al santo. Dipendeva dal vescovo di Trento. Fino al 1580 fu della famiglia di Giacomino Federicis della Valle Camonica. Dopo il 1400 si svilupparono le miniere di ferro a Comasine, mentre a Fucine sorsero molti forni fusori. Il paese è ai piedi della Presanella. Oggi è una stazione turistica estiva di primissimo ordine. Si praticano agricoltura, commercio e industria.
Lo stemma è stato riconosciuto il 29 agosto 1929 e allude all’antico castello che sorgeva in zona. Su campo azzurro campeggia un castello rosso torri e merli alla ghibellina, aperto e finestrato, murato di nero, sorgente da un prato verde. Negli ornamenti esteriori non è precisato l’aspetto delle fronde. Tuttavia nella presentazione ufficiale sono di alloro e quercia legate da un nastro giallo bifido agli estremi.