Le Acli Trentine “non danno indicazioni di voto” in merito ai 4 quesiti sul lavoro del referendum dell’8 e del 9 giugno, “ma invitano a recarsi alle urne per esercitare il diritto di scegliere, un impegno capace di ravvivare la fiamma della democrazia e per cercare di raggiungere il quorum necessario affinché la consultazione sia valida”.
Per quanto riguarda invece il quinto quesito, quello sulla cittadinanza, le Acli appoggiano il sì, per la riduzione da dieci a cinque anni affinché un cittadino straniero possa ottenere la cittadinanza italiana. “Dimezzare i tempi significa più dignità per le nuove cittadine e i nuovi cittadini italiani, maggiori diritti e quindi migliore integrazione, salari più elevati utili anche a pagare le nostre pensioni. Significa riempire prima i posti vacanti generati dal calo demografico e dalla carenza di lavoratori”, commentano le Acli Trentine.