Comunità in preghiera per don Andrea Decarli

Don Decarli in un incontro di quest’anno della Cattedra del Confronto (foto Zotta)

Apprensione e preghiera in tutta la Diocesi  e nelle comunità trentina del Duomo e di Santa Maria, dov’è parroco da dieci anni, per le condizioni di salute di don Andrea Decarli, 62 anni, il delegato vescovile dell’Area cultura, ricoverato l’altro ieri sera d’urgenza all’Ospedale Santa Chiara a seguito di un malore nella propria abitazione di piazza d’Arogno. Una partecipata veglia di preghiera è stata convocata già ieri sera nella chiesa delle Canossiane ed un altro momento comunitario è fissato per domani, venerdì 20 giugno, alle 20.30 nella basilica di Santa Maria Maggiore. 

Questa sera, nel corso della celebrazione del Corpus Domini, una speciale intenzione di preghiera per la salute di don Andrea sarà espressa anche dall’arcivescovo Lauro Tisi, che segue da vicino l’evolversi del quadro clinico definito nelle prime ore “grave” dai medici che si prendono cura del sacerdote trentino, docente di teologia pressi l’Istituto “Guardini”.

La vicinanza nella preghiera è anche della comunità del Polo Culturale Vigilianum, della sua parrocchia di origine, Sant’Antonio, della comunità di Arco , dov’è stato vicario parrocchiale,  negli ambienti trentini e anche  nazionali della FUCI (le Federazione degli Universitari Cattolici), per la quale don Andrea è stato apprezzato assistente nazionale dal 1998 al 2004 a Roma.  Condivisione anche dalle Chiese cristiane presenti in Trentino con le quale don Andrea ha dialogato negli anni di servizio come delegato per l’ecumenismo.

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