L’addio a Maria Voce Emmaus. Ha guidato i Focolarini dopo Chiara Lubich. Un ricordo trentino

Maria Emmaus Voce con il vescovo Tisi e il parroco don Nicola Belli nel 2019 a Tonadico nell’inaugurazione della via dedicata in Primiero a Chiara Lubich, a 70 anni dalla prima Mariapoli. (foto Gianni Zotta)

Questo pomeriggio si sono tenuti a Rocca di Papa i funerali di Maria  Voce Emmaus, per dodici anni, presidente del Movimento dei Focolari dopo la morte della fondatrice Chiara Lubich. Molti trentini la ricordano in occasione del suo passaggio a Trento nel gennaio 2020 per il centenario della nascita di Chiara Lubich e i primierotti la visita del 2019 quando inaugurò a Tonadico “via Chiara Lubich” nel ricordo delle storiche Mariapoli di 70 anni prima.

Ora che se ne è andata a 87 anni torna in mente il suo sorriso gioiosi di quei giorni. “La via di Chiara è una via per tutti – disse in piazza a Tonadico – tutti possiamo amare, amare per primi, amare anche quando è difficile fino a rendere fra noi l’amore reciproco”. In quell’occasione la prima presidente del Movimento, che era stata eletta nel 2008 nell’impegnativo compito di succedere alla fondatrice, confisò questo grazie ai trentini: “Ricordatevi sempre che lei è stata forgiata dalla comunità trentina e poi è stata consegnata al mondo, ma senza la comunità trentina e la Chiesa trentina non sarebbe stata quella che è stata e senza l’arcivescovo Carlo de Ferrari il Movimento oggi non ci sarebbe. Dopo la sua morte avvenuta a Rocca di Papa, accompagnata dall’affetto e dalle preghiere di tanti appartenenti al Movimento sparsi nel mondo, l’attuale presidente, Margaret Karram, ha scritto: “Ha saputo gestire con intelligenza, lungimiranza e la necessaria determinazione questo tempo complesso – ha scritto Karram – mantenendo viva la fedeltà al carisma dell’unità e affrontando con coraggio le sfide di un’opera presente in tutto il mondo e impegnata su molteplici fronti, umani, sociali e istituzionali”.  Presidente dal 2008 al 2021, Maria Voce è ricordata per la sua levatura spirituale, culturale e umana, il suo umorismo garbato, la sua determinazione interiore e il suo spirito di discernimento, radicato in una solida formazione giuridica e teologica. Anche Jesús Morán, copresidente del Movimento durante i suoi primi sei anni di presidenza, ha detto: “Passerà alla storia del Movimento non solo come la prima presidente della fase post-Chiara, ma anche come colei che ha compiuto il primo passo innovativo-organizzativo in perfetta fedeltà creativa al carisma”. In un videoricordo che la ritrae anche accanto a papa Benedetto XVI e papa Francesco, insieme a leader di altre Chiese e religioni, si sente la sua dichiarazione: “Chiara ha fatto quanto Dio le ha chiesto nel suo tempo, ora noi dobbiamo fare quanto Dio ci chiede nel nostro tempo, senza tradire lo spirito di Chiara ma portandolo avanti”

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