“Si è diffusa una convinzione sbagliata, secondo la quale non possiamo vivere senza armamenti e il riarmo è l’unica soluzione per la pace. Non è vero“. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, il cardinal Ladislav Nemet, a Vatican News, dopo l’incontro con papa Leone di sabato 28 giugno.
“Quando leggo le cifre previste per il riarmo, mi fa male pensare che tanta gente muore a causa della mancanza di medicine, scuola, acqua ed altre cose necessarie”, ha aggiunto il cardinal Nemet, arcivescovo di Belgrado. “Il più grande donatore del mondo in un giorno ha chiuso la più grande organizzazione d’aiuto per il terzo mondo (Usaid, ndr), e adesso ne vediamo le conseguenze. Che non sono teoriche, ma concrete. Giovani e bambini muoiono ammalati di Aids e la possibilità di studiare in alcune scuole verrà meno dall’autunno, perché non ci sono i finanziamenti che prima arrivavano da quest’organizzazione”.
In questo frangente, ha riconosciuto l’arcivescovo di Belgrado, l’Europa è divisa. “La vera debolezza dell’Europa è la mancanza di collaborazione, di vere idee comuni. Se rimaniamo Europa economica, finirà che la situazione rimarrà così com’è adesso. Mancano i valori che ci dovrebbero dare una visione comune”.