Alimenti freschi, dai frati c’è la fila

Trentino Solidale si è accollato la distribuzione dopo il ritiro delle suore di Borgo Sacco. “Stiamo cercando una sede più ampia e nuovi volontari”

Da alcune settimane i volontari di Trentino Solidale Onlus si sono assunti in prima persona – presso il convento di Santa Caterina – la distribuzione a Rovereto di alimentari freschi, dopo il ritiro, dovuto ad anzianità, delle Suore francescane Missionarie di Maria, in Borgo Sacco.

Un servizio che diventa sempre più importante, visto che aumenta, in base al loro riscontro, il numero di persone, anche italiane, che fanno la fila davanti ai cappuccini per i viveri freschi. Il progetto, nell'area roveretana, è partito nel 2009, ad opera di tre volontari dell'associazione, Emilio Manica, Gianni Scheffer e Sergio Corradini, che utilizzavano la propria autovettura per ritirare in quattro supermercati il cibo che altrimenti rischiava di finire in discarica, avendo una data prossima alla scadenza.

Lo consegnavano poi, tre giorni in settimana, alle religiose di Borgo Sacco che provvedevano alla distribuzione. Dal 2012 si è ampliato il ritiro della merce ad altri supermercati, e si è allargata la distribuzione anche all'A.L.Ma.C.-Aiuto alimentare Onlus di Sergio Monopoli e alla Casa di accoglienza “Il Portico”, gestito dalla Fondazione comunità solidale.

Attualmente sono dieci i supermercati, tra Poli e Famiglie Cooperative, che donano il cibo fresco, a cui si aggiunge il panificio “Moderno” di Isera. Trentino Solidale preleva inoltre derrate alimentari, destinate ad essere smaltite nei rifiuti, anche presso l'ospedale roveretano. “Siamo grati alle suore per l'attività svolta in questi sei anni”, spiega Emilio Manica. “Al loro ritiro abbiamo deciso di subentrare noi nella distribuzione”.

La stanza messa generosamente a disposizione dai frati, sulla destra della chiesa appena entrando dal cancelletto in ferro, è però ristretta e dunque provvisoria. “Stiamo cercando una sede più ampia e nuovi volontari che ci aiutino nella distribuzione, aggiungendosi agli attuali quindici”, continua Manica. “E qualcuno si è già fatto avanti”.

La distribuzione avviene il lunedì, mercoledì e venerdì – le stesse giornate che avevano le suore – dalle 9.30 alle 11.30, ma i volontari sono all'opera già dalle 7.30, per prelevare dalle celle frigorifere dei rivenditori latte, latticini, yogurt, formaggi freschi, pane, pizze e simili, tortellini, verdura e frutta fresche, dolci. Accanto ai mezzi personali, i volontari utilizzano un furgone dell'associazione per raccogliere il cibo nei vari punti di distribuzione, collocati nell'area tra Besenello e Rovereto, inclusa la destra Adige. La raccolta giornaliera è di circa 350 chili, di cui beneficiano 50-60 famiglie per un totale di circa 170-190 persone (il 25-30% italiane).

“Si tratta di famiglie musulmane, abbastanza numerose, oppure di polacchi, rumeni e immigrati da altri Paesi dell'Est Europa, badanti che hanno perso il lavoro, o italiani anche rimasti senza occupazione”. Manica dice di aver notato “un elevato ricambio di persone”: per circa la metà sono sempre le stesse, mentre altri passano e poi se ne vanno. “Non neghiamo a nessuno un po' di cibo, tuttavia operiamo in sinergia con la Caritas e l'ALMaC per capire i reali bisogni di chi viene in Santa Caterina, invitandoli a rivolgersi ai servizi sociali, se non ci sono già stati”, conclude Manica. I volontari cercano inoltre di assegnare il cibo in base alle preferenze, onde evitare che finisca nella pattumiera.

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