La mostra “Food Sound. Il suono nascosto del cibo”, in corso al MUSE fino al prossimo 11 gennaio 2026, non smette di proporsi come occasione di approfondimento e spazio privilegiato per progetti creativi e artistici. E lo fa grazie agli eventi collaterali che vanno ad arricchire la proposta espositiva, declinando i temi dell’alimentazione con approfondimenti contenutistici di alto livello, oppure con proposte più legate al linguaggio dell’arte, capace di toccare le corde più profonde dell’essere umano e sensibilizzare verso tematiche anche molto complesse.
Tra le proposte collaterali del prossimo periodo, la prima riveste un particolare rilievo dal punto di vista scientifico: in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il 16 ottobre alle 18.30 la professoressa Antonella Viola del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova, immunologa ed esperta di alimentazione sarà ospite del museo per parlare di “Infiammazione cronica silente: lo stretto legame tra alimentazione e salute”, una riflessione su come i sottili meccanismi che regolano la salute del nostro corpo dipendono anche da quello che mangiamo e come possiamo intervenire a tavola per migliorare il benessere. Lo spazio dedicato sarà di circa un’ora seguito da un momento di confronto aperto con il pubblico.
Di taglio completamente differente il secondo appuntamento, il 6 novembre alle 18.30, con Food ensemble, il primo concerto che puoi mangiare. Un’esperienza in cui cucina e musica elettronica si fondono, creando un’atmosfera multisensoriale dove suoni, profumi e sapori si intrecciano in un viaggio indimenticabile, in cui ogni piatto si trasforma in una melodia e ogni melodia diventa un assaggio.
Mentre uno chef prepara i suoi piatti, i rumori della cucina – il fruscio degli ingredienti, il tintinnio delle posate, lo sfrigolio della padella – verranno campionati e trasformati in musica dal vivo. Mentre la composizione prende vita, il pubblico potrà assaporare il piatto che ha ispirato quella stessa musica. Ogni performance di Food Ensemble è una degustazione di una serie di portate e un concerto di altrettante composizioni, in cui ogni brano nasce dai suoni e dai rumori della preparazione dei piatti, creati davanti agli occhi degli spettatori come in uno show cooking e suonati dal vivo come in un concerto. La musica e la cucina si fondono in una simbiosi perfetta che cattura tutti i sensi.
Per il terzo e ultimo appuntamento, l’11 dicembre alle 20.45, il MUSE ospita FOOD, il nuovo progetto-concept dedicato al tema dell’enogastronomia e alle sue declinazioni essenziali, prodotto a quattro mani da Paolo Fresu e Omar Sosa per Tuk Music che indaga sul tema del cibo e sul suo mondo, raccontandolo in musica e trattandolo sotto il profilo del gusto, dell’estetica e dell’etica. Per realizzarlo, un intero anno sono stati registrati i suoni di cantine e ristoranti oltre le voci di chi lavora in questi luoghi. Suoni meccanici di presse e delicati tintinnii di calici, l’olio che frigge, il vino versato in un bicchiere o un coltello che taglia una carota. FOOD vuole così indagare sul piacere del gusto, della convivialità, della scoperta e del dialogo ma anche sull’importanza di una sana alimentazione oltre che riflettere sulla situazione globale del cibo nel pianeta e sulla sua precaria sostenibilità.
“Food Sound. Il suono nascosto del cibo”
Fino all’11 gennaio 2026, al MUSE Museo delle Scienze di Trento un’inedita mostra sul suono del cibo, Food Sound tratta il legame tra suono, scelte alimentari e neuroscienze per scoprire cosa ha portato scienziate e scienziati a dimostrare che “mangiamo anche con le orecchie”.
Il percorso della mostra si muove attraverso un allestimento immersivo, integrato e tridimensionale che si sviluppa tra colori, forme, luci e ombre, oggetti iconici, ambienti ricostruiti e – ovviamente – suoni: suoni fisici e reali, ma anche sussurrati, immaginati, percepiti. Un racconto che tramite l’utilizzo di cuffie 3D attraversa varie sezioni tematiche. La mostra propone una dimensione partecipativa, collettiva e comunitaria e una fruizione individuale, intima, che invita a riflettere sul personale rapporto con il cibo. Maggiori informazioni su www.muse.it