“È arrivata la notizia dell’accordo e speriamo che questa volta sia la volta buona. Si tratta della prima tappa dell’accordo e quindi speriamo che si compiano anche le altre tappe, assolutamente necessarie”. A parlare è il parroco della Sacra Famiglia di Gaza, padre Gabriel Romanelli, che affida le sue parole a un breve video.
Il parroco di origini argentine esprime l’auspicio che “la popolazione possa veramente godere di un periodo di pace, duratura e giusta. Abbiamo accolto la notizia con gioia ma a dire il vero – rimarca – sentiamo ancora i bombardamenti e i tiri”. A questo riguardo padre Romanelli rivela che stamattina “un cristiano è rimasto ferito da un drone mentre accompagnava la moglie all’ospedale anglicano dove lavora. Un proiettile lo ha preso nell’addome, fortunatamente senza gravi danni. Lo hanno subito soccorso grazie alla presenza di un medico e adesso ha fatto ritorno qui in parrocchia”. Nel compound parrocchiale dove hanno trovato rifugio 450 cristiani, racconta il religioso, “abbiamo pregato con i bambini, i ragazzi, religiosi. Le persone sono un po’ più serene e c’è già chi comincia a pensare quando sarà possibile andare a vedere cosa è rimasto delle proprie abitazioni. Ci attende un dopoguerra difficile e – conclude padre Romanelli – speriamo che il mondo non dimentichi questi più di 2 milioni di gazawi che hanno perso tutto in questa guerra terribile. Il Signore dia pace a tutti a Palestina e Israele”.