“Oggi la morte è la grande esclusa. È ammessa solo nelle rappresentazioni spettacolarizzate, ma è rimossa dalla vita quotidiana. L’immagine della morte è diventata – dal sorgere del consumismo – qualcosa che contrasta con l’antropologia consumista dell’usa e getta, perché la morte pone un limite”. Lo ha detto al Sir padre Guidalberto Bormolini, religioso, scrittore, esperto in tanatologia, docente al master “Death Studies & the end of Life” dell’Università di Padova e presidente della Fondazione Tutto è Vita.
Padre Bormolini, che in Toscana ha fondato il borgo “Tutto è vita”, dove si sperimenta la cura integrale della persona e si accompagna chi vive l’ultimo tratto della propria esistenza, sarà ospite del Festival Mortali giovedì 6 novembre al Centro studi Erickson (ore 20.30). QUI l’intervista completa del Sir. Un’intervista è uscita anche sul numero di Vita Trentina in edicola questa settimana.