“La vita è bella se c’è cura e solidarietà”

La casa di riposo di Canal San Bovo
“Siamo una azienda di servizi alla persona che si occupa prettamente di dare assistenza alle persone anziane. Sappiamo quindi l’importanza della saggezza che il vecchio porta con se e riconosciamo in tutti i nostri utenti la loro unicità che è il risultato di un divenire mutevole, a cui tutti noi siamo soggetti, e che dalla nostra nascita ad oggi ci ha resi ciò che siamo”. Con queste parole, domenica 9 ottobre a Canal San Bovo, il presidente dell’APSP, Luigi Rattin, ha salutato i presenti ai festeggiamenti in occasione dei 150 anni della Casa di Riposo del Vanoi e dell’inaugurazione del centro diurno.

“L’ospedale-ricovero, nato nel 1870, col passare del tempo si è evoluto, grazie anche a tutte le persone che ci hanno creduto. E il risultato è l’APSP che attualmente conosciamo”, ha proseguito. “Tutto questo è frutto delle idee e degli intenti di tutti i presidenti e dei consigli di amministrazione che ci hanno preceduto, degli sforzi del qualificato personale dipendente, della disponibilità dei volontari, tassello indispensabile di questa società sempre più carente a livello di scambio personale ed umano”.

Attualmente, ha ricordato la direttrice Cinzia Zortea, gli ospiti sono 68, con 6 utenze del centro diurno e 6 del centro servizi; i dipendenti sono in totale 50. Il sindaco di Canal San Bovo, Albert Rattin, ha invece sottolineato l’importanza della struttura per la Comunità del Vanoi non solo come aiuto alle persone con fragilità e alle loro famiglie, ma anche come luogo che ha creato posti di lavoro sul territorio. Ha ribadito poi, come sia compito dell’amministrazione comunale sostenere questa realtà.

Flavio Rattin, invece, ha ripercorso tutta la storia della Casa dalla fondazione ad oggi. Il rappresentante della Provincia di Trento, nel portare il saluto dell’amministrazione provinciale, ha evidenziato come in questo periodo di crisi sia necessario accorpare e centralizzare molti servizi; ma come la Provincia riconosca pure la necessità di mantenerli nei territori più periferici.

Erano presenti anche 3 suore della Congregazione della Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone sul Garda, congregazione che ha operato nella Casa di Riposo di Canal San Bovo dal 1906 al 1966. Molto numerosi anche i gruppi di volontariato che prestano servizio presso questa struttura e ai quali è stato consegnato come ricordo un quadro con l’incisione della casa.

La Messa, animata dai cori delle varie frazioni del comune e dai volontari, è stata celebrata dai parroci e sacerdoti del decanato di Primiero e presieduta dall’arcivescovo di Trento Lauro Tisi. Durante la breve omelia, il vescovo si è soffermato in modo particolare sulla bellezza della vita. “La vita è bella – ha detto – è strano dirlo in questo posto dove sembra prevalere la malattia e la solitudine. Ma se c’è la cura, la solidarietà, la fraternità degli operatori e dei volontari, possiamo dire che la vita e bella. Dio che si è chinato sull’uomo ed ha lavato i piedi ad altri uomini, dandoci l’esempio di come vivere”.

È seguita l’inaugurazione del nuovo centro diurno dedicato ad Angiolina Zortea, venuta a mancare qualche anno fa e presidente dal 2002 al 2015, che ha voluto fortemente questa casa ed ha seguito i progetti e i lavori fino a quando la malattia glielo ha permesso. Questo centro è rivolto ad anziani parzialmente autosufficienti accolti in regime di semi-residenzialità, per poter trascorre serenamente la giornata.

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