Grazie don Dario!

La seconda domenica di novembre tradizionalmente la Chiesa celebra la Giornata Nazionale del Ringraziamento. Alla comunità di Povo è parso questo il momento migliore per ringraziare e festeggiare il proprio parroco, don Dario Silvello, nella ricorrenza dei 25 anni di sacerdozio.

Alla messa di domenica 9 novembre, solennemente concelebrata con il Ministro provinciale dei Frati Francescani, padre Francesco Patton e con il collaboratore parrocchiale don Silvio Menghini, la comunità dei fedeli e quella civile si è stretta con gioia attorno a don Dario.

Un “sì”, quello pronunciato 25 anni fa, costantemente accompagnato dalle preghiere e dalla vicinanza di mamma e papà, maturato negli anni di formazione in seminario e suggellato nell’ordinazione sacerdotale del 26 giugno 1989. Un “si” rinnovato nei servizi che lo hanno visto viceparroco a Riva presso la chiesa di S. Maria Assunta dal 1989 al 1994; parroco a Rovereto nella chiesa di S. Croce dal 1994 al 2001; studente a Roma presso la Pontificia Università Lateranense dal 2001 al 2004; parroco a Denno e Termon dal 2004 al 2010 e amministratore parrocchiale di Campodenno e Quetta dal 2009 al 2010. Un apostolato affiancato dagli studi in pastorale a Roma, che ora lo vedono professore di teologia pastorale al Seminario di Trento.

Da più di quattro anni la sua missione è a Povo, accanto a ragazzi, giovani, adulti, anziani e ammalati. Amante del bello, don Dario in questi ultimi due anni ha speso le sue migliori energie per rendere più accogliente la casa del Signore, portando a compimento nello scorso mese di ottobre una profonda ristrutturazione della chiesa parrocchiale.

Come segno tangibile di ringraziamento, la comunità ha fatto dono a don Silvello di un nuovo computer, mentre la presidente circoscrizionale Chiara Maule, a nome di tutta la cittadinanza di Povo, l'ha omaggiato di una targa ricordo.

I festeggiamenti, seguiti con commozione dai famigliari di don Dario, con la partecipazione di numerosi parrocchiani ed anche di ex parrocchiani di Denno, si sono conclusi con un momento conviviale e con l’immancabile taglio della torta.

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