Ex Anmil, al via la demolizione

E' uno dei primi esempi di applicazione della nuova Legge per il governo del territorio

La rivoluzione “urbanistica” firmata Daldoss mette in crisi gli ecomostri trentini. Nel giorno in cui sono entrate in azione le ruspe all'ex Alpe di Borgo Sacco a Rovereto, lunedì 28 settembre la giunta provinciale di Trento e l’amministrazione comunale roveretana hanno sottoscritto con Patrimonio del Trentino spa l'accordo per la demolizione di un altro immobile abbandonato nella città della Quercia, l'ex Anmil.

Il manufatto sarà raso al suolo entro la prossima primavera, il sito bonificato e il terreno rinaturalizzato con conseguente ripristino ambientale. Si tratta di uno dei primi esempi di applicazione della nuova Legge per il governo del territorio, approvata nel corso dell’estate, nella quale le parole d’ordine sono il risparmio dell’uso del suolo e la qualità del paesaggio.

“E' un segnale di efficienza – ha commentato il presidente Ugo Rossi – un cambiamento culturale che restituisce all'utilizzo dei cittadini zone che creano valore in termine di qualità della vita e dello sviluppo economico”. Il complesso ex Anmil venne realizzato alla fine degli anni ‘60 dall'Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro. L' obiettivo del progetto era realizzare un centro di soggiorno organizzato su due strutture, 35 mila metri quadri in tutto, ma non venne mai completato. Nel 1977 la proprietà è passata alla Provincia che nel 2006 l'ha trasferita a Patrimonio del Trentino spa, che ha tentato invano di metterlo all'asta.

Abbandonato in condizioni di degrado nel corso degli anni la struttura è diventata rifugio per i tossicodipendenti e per i senza dimora.

Il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, ha tracciato la tempistica dei lavori. La demolizione inizierà nella primavera del prossimo anno. “Il Comune – ha spiegato Valduga – si impegna alla stesura di una variante al Piano regolatore entro quattro mesi e entro il mese di novembre dovrà essere approvato il progetto di demolizione”. Nei successivi 30 giorni il progetto dovrà essere approvato, sarà quindi elaborato un bando di gara a cui seguiranno altri 50 giorni prima dell'avvio dei lavori. “Dopo 50 anni finalmente si rimargina una ferita per il nostro territorio – ha aggiunto Valduga – quella zona tornerà al verde, in prospettiva ci saranno spazi attrezzati per l’attività sportiva e ricreativa. La demolizione, oltre a contribuire alla crescita sostenibile del luogo, è un'opportunità per prendersi in carico le situazioni di disagio sociale”.

Dal canto suo il padre della riforma urbanistica, l'assessore Carlo Daldoss, ha auspicato la riqualificazione urbanistica ed ambientale dell'ex Anmil: “Situato in una zona di grande pregio qual è il Bosco della Città, possa diventare l'esempio virtuoso come stimolo per altri contesti”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina