“Ora sei tu la sacrestana…”

“Io mi sposo e d’ora in poi fai tu la sacrestana”. Era il 1948, quando, l'allora quindicenne Irma Groff ricevette da Ida Groff le chiavi della chiesetta di San Gaetano, nel quartiere di Madonna Bianca a Trento.

Da allora, la minuta ma determinata sacrestana Irma, non ha mai smesso di curare la chiesa, con molto zelo, nel ricambio dei fiori, nel lavaggio delle tovaglie e, aiutata, nella pulizia; poi suona le campane (a mano) e gestisce tutte le altre variegate mansioni che spettano alla sua figura. Abita poco distante dalla chiesetta che, costruita nel 1932, è un anno più giovane di lei.

“Adesso si celebra una sola messa alla settimana, il lunedì, alle 8, con il parroco don Michele Vulcan -, spiega la sacrestana – ma i primi anni con i frati francescani e dal 1957 con i sacerdoti dehoniani e questo fino a cinque anni fa – l’ultimo è stato padre Vigilio Uez – si celebrava la messa tutti i giorni, sabato sera e domenica mattina compresa. Nella chiesa si celebravano matrimoni, anniversari, battesimi, prime comunioni, cresima; solo funerali non ricordo siano stati celebrati”. Chiesa che fino a cinque anni fa ha dunque mantenuto il servizio religioso nonostante la consacrazione della nuova chiesa di Madonna Bianca avvenuta nel 1977, nel sovrastante popoloso quartiere delle torri.

Nel pieghevole fatto stampare dalla Parrocchia nel 1982, a 50 anni dalla costruzione della chiesetta di San Gaetano, si scrive che nel 1948 a fianco della chiesa si costruì il campanile. E nel 1965 davanti all'edificio sacro si realizzò un portico e sul fianco ad est una capiente sala, utilissima come oratorio e per qualche ricorrenza compresa la sagra di San Gaetano, in calendario il 7 agosto.

“San Gaetano si festeggia ogni anno il giorno della ricorrenza senza anticipare o posticipare a quello festivo”, ricorda Irma. Rammenta altresì che nel 1966 fu rinnovato il presbiterio con la sistemazione dell’altare di marmo, fu realizzato l’impianto di riscaldamento ad aria calda e fu installata sul campanile una seconda campana, a nome di Cristina.

Venne offerta dai genitori in memoria di Cristina Rossi, la loro bambina di 8 anni, deceduta il 22 dicembre 1965, in seguito ad un incidente stradale all’altezza dell’incrocio di via di Madonna Bianca con via Marighetto: scesa dall’autobus Cristina fu investita da un’automobile mentre rientrava a casa dopo la confessione di Natale, allora quasi un obbligo per tutti gli scolari, che lei aveva fatto in una chiesa di Trento.

Quasi 83 anni, magnificamente portati, Irma Groff, la più giovane delle sette figlie di Vittoria e Angelo Groff (prigioniero in Russia durante la Prima Guerra Mondiale) riferisce che la chiesetta, oltre alla messa del lunedì mattina, ospita altri tre appuntamenti fissi durante la settimana: tutti i lunedì, alle 20.30, fin dal 1987, si ritrova il gruppo di preghiera della Madonna di Medjugojre fondato dall’indimenticabile padre Vittorio Nardon, di Cembra, tragicamente deceduto nel 1989; e nei pomeriggi di martedì e giovedì (ore 16, nei mesi invernali e ore 17, in quelli estivi) si raduna un gruppo spontaneo di preghiera aperto a tutti.

Comunque le chiavi della porta della chiesa, Irma le tiene sempre strette e chissà che “San Gaetano” non si rimetta in moto, quasi come prima, ora che nella zona, tra via di Madonna Bianca – dove si trova la chiesetta – e la ferrovia si sta assistendo ad uno sviluppo edilizio importante con l’arrivo di tanti nuovi residenti.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina