“Buon cammino, cari emigrati!”

Nella parrocchiale di San Modesto, ad Aldeno, domenica 17 luglio mattina, il vescovo monsignor Lauro Tisi ha accolto e salutato i rappresentanti della comunità trentina che con la celebrazione della santa messa hanno aperto la Festa provinciale dell’emigrazione. Per la prima volta l’evento è stato organizzato congiuntamente dalle due associazioni che si occupano di emigrazione, la “Trentini nel Mondo” e l'”Unione delle famiglie trentine all’estero”, guidate rispettivamente da Alberto Tafner e Giorgia Pezzi. Determinante anche l’apporto dell'Ufficio Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di Aldeno e di altre associazioni del territorio.

All’omelia mons. Tisi ha parlato dell'obbedienza di Dio, ricordando che “anche le nostre popolazioni hanno dovuto obbedire affrontando altri percorsi di vita, magari più tortuosi”. “Torniamo in punta di piedi sulle fragilità recuperando i frammenti o le 'migole', sparsi per il mondo”, ha aggiunto, con la soddisfazione di sapere che difficoltà e fragilità sono superate “dalla solidarietà e dall’amicizia fra loro e le associazioni preposte”. E ha poi concluso con un sonoro: “Buon cammino, cari emigrati!”. Con il vescovo Tisi hanno concelebrato don Valerio Bottura, originario di Aldeno, il salesiano padre Ferruccio Bertagnolli, che da anni è in Australia, e don Celestino Tomasi.

Dopo la celebrazione, sul piazzale della chiesa, il saluto del sindaco Nicola Fioretti, del presidente della Provincia Ugo Rossi, del senatore Franco Panizza e di altre autorità. In precedenza c’era stata la sfilata di una trentina di circoli per le vie di Aldeno anticipata dalla locale Banda Sociale. Presenti anche una cinquantina di discendenti di emigrati trentini residenti ad Aprilia, Ardea e Pomezia (nel Lazio) e un folto gruppo di giovani studenti in rappresentanza di nove nazioni che sono in Trentino per un breve soggiorno (vedi sotto).

Molto interessanti sono risultate le due tavole rotonde organizzate sabato 16 nel pomeriggio in teatro, sul tema “Dalle migrazioni alla nuova mobilità”. Se un tempo a emigrare erano intere famiglie povere in cerca di qualcosa da mangiare, oggi a spostarsi sono i singoli, per ambite prospettive o solo per lavoro. Renata Boni di Aldeno ha illustrato la sua tesi di laurea “Quando da Aldeno si emigrava”, Paolo Perotto, figlio di emigrati, ha presentato il suo libro “Nella terra dell’Airone”, un accenno ha meritato il libro di Pietro Guido Bisesti “Nel 75° dalla Bosnia all’Agro Pontino” e spazio ha avuto anche la testimonianza di Osvaldo Tonina. Si è parlato anche del progetto del Comune di Riva del Garda “Altrove Reporter” con Monica Ronchini e il giovane Simone. Il progetto cerca di mettere in comunicazione i giovani che hanno scelto di vivere all’estero. In collegamento video via Internet ha portato la sua testimonianza Daniele Pancheri, che lavora a Vienna per un’organizzazione che tutela la sicurezza in Europa. Dalla viva voce dei protagonisti sono giunte invece le testimonianze di Nicola Buratti e Mattia Coser (anche loro a Vienna), Michele Battisti (a Monaco) e Alessandro Condini Mosna che da alcuni anni fa la spola fra Aldeno e Tenerife, in Spagna.

Sono stati coinvolti nella Festa dell’emigrazione anche i bambini delle quarte classi della scuola elementare di Aldeno con i loro disegni esposti accanto alla mostra su Cassiano Conzatti, biologo e pedagogo in Messico, e a quella sull'emigrazione da Garniga.

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