“Tra gli scaffali diffondiamo cultura…”

Crescono presenze e prestiti, restano i problemi legati alla catalogazione dei nuovi arrivi

Scomparso recentemente il suo lungimirante 'inventore' politico Guido Lorenzi, il sistema bibliotecario trentino rappresenta tuttora, pur con qualche acciacco come vedremo, una sorta di fiore all'occhiello, con le sue numerose articolazioni territoriali, nell'ambito della cosiddetta “cultura diffusa”.

Scriviamo allora di una biblioteca, quella del Comune di Pieve di Bono-Prezzo, alla quale fanno riferimento gli oltre tremila abitanti del medio Chiese. A guidarla è Laura Gelmini, bibliotecaria, da pochi mesi subentrata a Francesco Azzolini ed entrata da subito nelle “faccende” tipiche del suo ruolo.

“Rispetto al passato – spiega Gelmini – la biblioteca ha acquisito in questi ultimi anni una ulteriore operatività, non limitandosi alla acquisizione e prestito dei libri: la sua azione prevede anche una forte programmazione di iniziative nel territorio, in collaborazione con il sistema bibliotecario di valle, il Comune, la scuola, il mondo delle associazioni”.

Ma anche i numeri hanno un loro rilievo, sottolinea, “con valori piuttosto confortanti”. A partire dai prestiti, ben oltre 7 mila nel 2018 con un incremento del 9% sul 2017. S'accompagna un altro dato interessante, quello delle presenze in biblioteca: persone che oltre al prestito s'intrattengono nella lettura di varie testate o presso le postazioni multimediali: nel 2018 sono state oltre 7700 con un aumento dell'8%. Nel corso dell'anno sono state inoltre acquisite a catalogo 465 nuove pubblicazioni.

A questo proposito Gelmini evidenzia un problema comune a moltissime biblioteche del territorio che di fatto condiziona una attività primaria: la catalogazione dei nuovi arrivi e il conseguente potenziale prestito. Da mesi il sistema bibliotecario ed in particolare le biblioteche di valle scontano il pesante ritardo sin qui accumulato dalla Provincia nell'affidamento del servizio di catalogazione.

Una carenza alla quale i bibliotecari cercano di ovviare per quanto possibile attraverso la disponibilità di qualche collega dei centri maggiori abilitati alla funzione. Si scriveva dell'altro versante operativo della biblioteca della Pieve, quello della promozione diretta o in collaborazione con altre realtà istituzionali ed associative di eventi, incontri,comunicazioni, conferenze che sviluppano progetti di cultura diffusa. Ne citiamo alcuni a titolo d'esempio in un contesto di oltre trenta iniziative, alcune delle quali tuttora in corso.

Con il servizio bibliotecario di valle sono stati organizzati tra gli altri, le “Proposte d'autore 2018” e il Teatro di Comunità con oggetto “Una valle d'acqua”, un programma di letture animate per la scuola materna e una serie di iniziative in biblioteca riservate alla scuola primaria e secondaria. Detto della nuova tappa dell'iniziativa a carattere provinciale e nazionale “Nati per leggere”, con la consueta mostra itinerante, vanno ricordati, in collaborazione con la scuola locale, l'Assessorato alla Cultura del Comune e il mondo delle associazioni, i numerosi laboratori tematici per gli alunni delle diverse classi, gli incontri di medicina preventiva particolarmente frequentati e le serate insieme agli autori di libri che raccontano il viaggio quale esperienza di vita.

La realizzazione del vasto programma di attività che in varia misura fa capo alla biblioteca di Pieve di Bono è tuttora in corso. Con lo scopo di tenere alto il processo di formazione permanente di cui il tempo presente, nonostante ed in parte a causa di un mondo social spesso evanescente e superficiale, ha sempre maggior necessità.

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