Bentornata, detective Petra. Il poliziesco a puntate con Paola Cortellesi

Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi sono i protagonisti della serie Sky ambientata a Genova

Nel Duemila pochi erano i ruoli femminili capofila dei polizieschi. Si ricorda di certo Giovanna Scalise/Isabella Ferrari alla guida del commissariato X Tuscolano nella fortunata “Distretto di Polizia” (2000-12, Canale 5); alla terza stagione cambio della guardia con Giulia Corsi, una prova significativa per Claudia Pandolfi. Anni dopo sono da segnalare “Donna detective” (2007-10, Rai Uno) con la criminologa Lisa Milani (Lucrezia Lante della Rovere) e “Squadra antimafia. Palermo oggi” (2009-16, Canale 5), con il granitico personaggio del vice questore Claudia Mares, un’intensa Simona Cavallari. Nell’insieme, pochi ruoli ma di peso.

Due decenni dopo, il panorama della serialità italiana di matrice poliziesca si è rinnovato, con un caleidoscopio di ruoli femminili rilevanti. Un cambio di passo possibile anche per l’incremento di proposte letterarie di senso. Tra le più interessanti in corso di stagione: “Le indagini di Lolita Lobosco” (Rai Uno) dai romanzi di Gabriella Genisi, dove il vicequestore Lolita Lobosco/Luisa Ranieri coniuga piglio investigativo a una decisa femminilità, e “Imma Tataranni. Sostituto procuratore” (Rai Uno) dai gialli di Mariolina Venezia, dove si distingue per genialità e stravaganze il sostituto procuratore Imma Tataranni, una portentosa Vanessa Scalera. Infine, “Petra” (Sky e Now), crime diretto da Maria Sole Tognazzi, dai romanzi di Alicia Giménez-Bartlett, che dal 21 settembre propone su Sky e Now i quattro nuovi episodi della seconda stagione.

Quattro nuove indagini per Petra Delicato, una produzione targata Sky Original con Cattleya – ITV Studios e Bartlebyfilm: i romanzi della Giménez-Bartlett, ambientati a Barcellona, sono stati traslati nello scenario italiano, a Genova, dal team creativo composto da Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ilaria Macchia, con la collaborazione della protagonista Paola Cortellesi. I punti di forza di “Petra” sono evidenti: anzitutto la Cortellesi, che sperimenta per il personaggio sfumature del tutto inedite; l’attrice (bravissima!) si muove con misura nel caratterizzare la Delicato, regalandole sguardi torvi e taglienti, illuminati però da un’ironia brillante. Simpaticamente irriverente. Petra è un personaggio sì complesso, e non poco, ma di indiscusso fascino, che rende l’impianto investigativo irresistibile. Secondo, il sodalizio investigativo tra lei e il vice Antonio Monte, che Andrea Pennacchi abita con professionalità mettendo in campo un’interpretazione controllata, striata di tenerezza. Infine, un elogio alla regia della Tognazzi, che governa la narrazione con grande eleganza, alternando snodi investigati a sguardi introspettivi; la regista mostra Genova con vedute raffinate e insieme fosche, magnetiche, rendendo la città un attore di primo piano. Serie fuori dal comune, che lascia il segno. Complessa, problematica. Per adulti.

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