Calliano, nodo nevralgico tra Verona e Tirolo

Un documento di inizio 1200 lo cita come Caliano, sia riferito al paese che al torrente che lo attraversa. Si fa derivare dal nome latino Callius, ma gli storici legano il toponimo al Rossbach (“torrente del cavallo”), denominazione tedesca del rio Cavallo. Gli alloglotti di Folgaria potrebbero averlo tradotto in Cabalianus, dal nome di Cabalius, a sua volta alla base di Calliano.

astelpietra nel 1300 era dei da Beseno, poi di Guglielmo Castelbarco “il Grande” che lo fortificò, quindi del Vescovo di Trento e poi dei Lichtenstein. Il 10 agosto 1487 ebbe luogo la grande battaglia tra Tirolesi e veneziani (ricordata nella pala dell’altare della chiesa di S. Lorenzo). L’economia si basa su agricoltura e artigianato.

Lo stemma è stato adottato il 1° agosto 1966. È troncato. Nella metà in alto reca un castello in argento su sfondo azzurro, sotto è partito. Nel 1° il simbolo di Venezia col leone di San Marco d’oro; nel 2° quello di Trento che è d’argento all’aquila spiegata di nero, linguata di rosso, beccuta, nervata, trifogliata d’oro, affiancati ad un palo di azzurro cucito sulla partizione. Gli ornamenti sono di Comune con fronde legate in azzurro, cocche e nastri e la scritta “Aquilam leonemque Athesis in pace coniungit” (“L’Adige riunisce in pace l’aquila e il leone”).

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