Cambiare?

Se organizzi bene il tuo tifo verso di te, dentro e attorno a te sarai vincente

"Tutti mi dicevano sempre: devi cambiare, non puoi continuare ad essere come sei. Già i miei genitori: se vuoi che mamma e papà ti vogliano bene devi cambiare, smettere di comportarti come ti comporti. E così molti insegnanti, tanti compagni e amici. Smettila di essere così! Devi correggerti, cambiare. Fino a che qualcuno mi ha detto: Non cambiare! Resta come sei! Così mi vai bene! E sono cambiata!".

"Non cambiare!". E' così raro ma fa così bene e ci rende così liberi il sentirsi dire: "Stai come sei. Grazie perché ci sei e per come sei, continua così, non stancarti di essere te stesso". Sia detto da un bambino o da un anziano, da persona che mi frequenta da tanto o mi intuisce da poco. Questo "non cambiare!" diminuisce la tensione dovuta alla paura di essere sbagliato, l'incubo di essere inadeguato, il giudizio negativo su me stesso, la paralisi per non fare errori, la rabbia verso di me e verso chi non mi ha aiutato a essere diverso, il panico di non essere me stesso, il non ammettere il minimo proprio difetto, l'aggrapparsi rigido e convulso a me stesso, il miraggio di un sé ideale, spietatamente irraggiungibile e accusatore.

Proprio questa iniziale vittoriosa resa a me stesso, questa avviata conferenza di pace ben riuscita nei miei riguardi, questa sostanziale votazione di fiducia data e me stesso dona una tranquillità nuova, una stabilità mai così conosciuta, un placarsi di sterili irrequietezze. Da questo nuovo, protetto punto panoramico mi vedo con maggiore chiarezza ed equità, riconosco e so gustare qualità ricevute e acquisite, limiti comprensibili e più pacatamente accettabili. Mi sono finalmente augurato un "Buon appetito". Mi sono concesso una prima, timida pagella di promozione alla vita.

Questa reale o simbolica diminuzione di pressione circolatoria, un rallentare, anche solo metaforico, del battito cardiaco, il respiro più riposato, l'allentarsi dei muscoli e dello stato emozionale mi fanno risparmiare energie e tempo. Donano voglia di vivere e operare, senso di riposo e creatività. Una vitalità nuova scorre nelle mie arterie , nel mio umore e nella mia psiche. Non più zavorrato da sensi di colpa, da pregiudizi disfattistici sulla mia persona, da automaledizioni di fronte ad ogni possibile iniziativa, sento nascere in me un senso sportivo di affrontare novità, scommesse e rischi. L'adrenalina nel sangue aumenta benefica e mi trasmette curiosità, gusto dell'esplorazione e della sfida. Nuove invenzioni umoristiche nascono nella mia mente, sorriso e linguaggio rendono più leggero il cammino. E finalmente riconosco che il Creatore non è un autore così sprovveduto o svogliato da produrre soggetti prevalentemente sbagliati, negativi, inutili o dannosi. E neppure è distratto mentre sta continuando a creare me. A parte che anche El Greco con i suoi disperati o Munch con il suo Urlo o gli autoritratti di Van Gogh sanno trasmettere molto che lo stesso Apelle non saprebbe. Anche i Carmina Burana o "Una notte sul monte Calvo", o "L'apprendista stregone" ci aiutano ad esplorare stanze buie ma non inutili.

Se nessuno, tra i tuoi familiari ed amici, ti dice mai: "Non cambiare, resta come sei che mi vai bene così" almeno dittelo da te, dillo talvolta a te stesso, te stessa, e anche lasciatelo dire dal Signore "Non cambiare, resta come sei che mi vai bene così".

"E Dio vide che tutto ciò era molto bello". E' incredibile quanto aumenterà il bello e il buono che c'è in te, quante scorie spariranno e quanto incomincerà a cambiare in bene.

Una squadra in trasferta, privata di ogni tifo a favore, è condannata a perdere. Perdere slancio, perdere fiducia, intonazione, inventiva. Ancor prima di perdere la partita. Se organizzi bene il tuo tifo verso di te, dentro e attorno a te sarai vincente.

Anche Gesù l'ha detto alla peccatrice di lusso che aveva incontrato il suo sguardo rispettoso e compassionevole:" Tutto ti è perdonato perché ti sei accorta del mio amore e l'hai accolto. Continua a riconoscere la tua preziosità e ad accogliere di essere amata. Resta quella che sei in questo momento. Non cambiare altro perché c'è già tutto. Donerai profumo di pace e olio balsamico dall'anfora che sei tu. E tutto cambierà ancora in meglio".

Accettati come sei. Accogliti. Celebra il tuo Magnificat al Signore che sa guardare la tua piccolezza. Non desiderare di essere altra persona. Non cambiare. E molto cambierà! Ci sarà più sole nella tua vita.

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