Cancri rameali

CANCRI RAMEALI. Si tratta di infezioni in genere assai pericolose che colpiscono le piante da frutto in particolare pomacee (melo, pero), ciliegi e drupacee (susino, albicocco, mandorlo).

Sono causate dall’azione di alcuni funghi parassiti appartenenti a varie specie (Nectria galligena, Phomopsis mali, Cytospora) Si verificano in autunno durante la caduta delle foglie quando i funghi trovano nelle ferite delle foglie che cadono una facile via di penetrazione nei tessuti legnosi. Si evidenziano i danni con la presenza di disseccamento delle parti colpite ed distacco della corteccia. La difesa si basa su interventi con fitofarmaci a base di rame, ossicloruri e poltiglia bordolese ad alte dosi da distribuire nel periodo autunnale durante la caduta delle foglie e primaverile alo stadio di rigonfiamento delle gemme.

ATTECCHIMENTO SICURO. La messa a dimora di un albero ornamentale o da frutto riesce meglio e sicuro se si adotta l’antica pratica dell’inzaffardatura. Si tratta di una operazione che consiste nell’immergere per pochi secondi l’apparato radicale e la base dell’astone in una poltiglia ottenuta mescolando con cura una parte di terra fine non sabbiosa con una parte di letame fresco e tanta acqua quanto basta per dare luogo ad un impasto che lascia aderire alle radici uno strato di rivestimento. l’inzaffardatura riduce la traspirazione e migliora l’adesione della terra alle radici favorendo di molto il grado di attecchimento ella pianta.

AGRUMI RIPARATI. Da metà mese le piante di agrumi in vaso vanno protette dal freddo spostandole in luogo riparato, non necessariamente riscaldato, come una tettoia o una veranda aperta esposta a sud. Se la temperatura scendesse sotto i 5°C è bene ricoverarle i luogo chiuso e luminoso, da arieggiare nelle ore più calde della giornata. Chi abita in zone dove le temperature raramente scendono vicino allo zero basta avvolgere le singole piante con del tessuto non tessuto o del film plastico trasparente. Pacciamare anche alla base con paglia, cortecce o una vecchia coperta di lana. Di tanto in tanto poi bagnare moderatamente il terreno. Non concimare.

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