Capo Rizzuto docet

Cosa insegna l'indagine della magistratura sul “Cara” (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) di Isola Capo Rizzuto che ha documentato interessi mafiosi sul sistema di accoglienza a cui collaborava anche il referente per la Calabria delle Misericordie. In primo luogo che “Le grandi grandi strutture di accoglienza non soltanto violano la dignità e i diritti delle persone migranti, ma costituiscono anche un forte fattore di attrazione per interessi illeciti e criminali. È ovvio che appalti con importi elevati e gestiti con procedure non trasparenti aprono un’autostrada per le organizzazioni criminali e mafiose”. Col tagliacarte abbiamo tagliato e qui incollato la nota del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti) che invita giustamente anche tutto il terzo settore e la stesse realtà ecclesiali a essere “più vigili e incisivi nei confronti di soggetti chiaramente screditati”. Condividiamo pure la conclusione: “Quando le informazioni raccolte da più fonti autorevoli di un territorio evidenziano situazioni particolarmente gravi, come in questo caso, è doveroso prendere le distanze e, se possibile, contrastare le attività di chi ha scelto di speculare sulla pelle dei più deboli e marginali.”

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