Carabinieri in giardino, forbici ai gerani, pulire le cassette nido

CARABINIERI IN GIARDINO. Ernesto di Rovereto ci ha inviato una foto di insetti che infestano la sua splendida pianta di ibisco. Vuole sapere di che specie si tratta e se sono dannosi. Eventualmente come combatterli.

Gli insetti della foto sono senza dubbio appartenenti alla specie Pyrrhocoruas apterus. Si tratta di un insetto dotato di appartato boccale di tipo pungente-succhiante di piante (generalmente ornamentali da fiore e da giardino). E’ abbastanza diffuso e comune. In autunno per passare l’inverno spesso si riunisce in masse alla base di alberi e arbusti o tra le erbe secche. Vive pungendo i fiori ed i semi di piante erbacee spontanee e giovani capsule (involucri che contengono i semi) dell’ibisco. Non arreca alcun danno alle piante che lo ospitano per cui non è consigliato alcun intervento chimico. Da notare che da noi l’insetto in oggetto è conosciuto comunemente col termine di “carabiniere” in quanto ha gli stessi colori della divisa dell’Arma.

FORBICI AI GERANI. La potatura dei gerani a portamento eretto (pelargoni), va eseguita tagliando i getti alla stessa altezza. Così operando si avrà una  forma aggraziata e una fioritura armonica con massa verde ben distribuita.

I gerani parigini o ricadenti, vanno potati con moderazione limitando l’uso delle forbici allo sfoltimento dei rami più esili e all’accorciamento di quelli troppo lunghi. L’operazione sarà di stimolo a vegetare e richiamerà la fioritura verso la base dei cespi. Con la potatura si possono  ricavare talee da far radicare in acqua o direttamente in vaso riempito di terriccio universale da mantenere costantemente umido.

PULIRE LE CASSETTE NIDO. I nidi artificiali per uccelli vengono esposti non solo nelle aree produttive (vigneti o frutteti), ma sempre più spesso nei giardini e spazi verdi dove diventano ottimi e curiosi strumenti di osservazione da parte dei bambini. Quelli già in loco dagli anni scorsi vanno ripuliti al più presto. Meglio sarebbe stato farlo già in autunno per dar modo ai volatili di usarli come riparo notturno durante la cattiva stagione. Togliendo il vecchio nido, si eliminano anche l’umidità e scorie organiche depositate dalle nidiate. Ora è consigliabile usare molta delicatezza nell’eseguire la pulizia. Alcune specie di uccelli, come ad esempio le cince, possono già avere deposto nel vecchio nido le uova che ricoprono con vario materiale fino a fine deposizione. In questi casi non eseguire l’operazione di pulizia.

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