Castello Tesino, da pastori a operatori turistici

Già nel 1261 è documentato come villa castelli de Tesino. Il toponimo castello deriva dalla voce latina castrum (diminutivo castellum per “piccolo campo”).  Il termine Tesino è di origine oscura, si pensa preromana.

In più riprese dal 1131 in poi si trovano Tasino, plebs de Tasino e anche Texinum. Nel suo territorio passava la strada tra la X Regio italica, la Rezia e il Norico.  Sul colle di s. Ippolito pare sia esistito un fortilizio medioevale sorto sui ruderi di un castello romano. Nell’XI secolo fu feudo dei Vescovi Conti di Feltre.  Colpito dalla peste nel 1479 l’abitato subì dal 1356 ben sette devastanti incendi, l’ultimo nel 1776. La chiesa parrocchiale è dedicata a S. Ippolito, sorge sul colle omonimo e risale al 1436. Per territorio il Comune è il più vasto d’Italia in rapporto ai residenti.

Riconosciuto in epoca fascista (27 maggio 1929), dello stemma non si conoscono bene l’origine e il significato. Diviso in orizzontale da una fascia d’argento attraversata da una burella ondata azzurra in alto, su sfondo verde, reca un globo imperiale in argento crociato e bordato d’azzurro su verde e sotto una lettera “T” in oro su fondo rosso.

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