Con Tea e zia Tessa, in “Come un seme di mela” si vive una storia piena di colpi di scena

Quasi invisibile, timida, insicura, ricca di grandi potenzialità che faticano a esprimersi: un seme ricco di vita nascosto in fondo al frutto di cui tutti guardano soltanto la buccia. Così si sente Tea, proprio Come un seme di mela (Il Castoro; età 10+).

Tea è una ragazzina orfana che da quando ha perso i genitori, vive in una casa famiglia. Qui ha visto gli altri bambini, presto o tardi, venir affidati a una famiglia “vera”, ma fino ad ora non ce n’è mai stata una per lei. Per questo, quando un giorno viene data in affido a una lontana zia, Tea è un po’ spaventata. Non sa cosa le potrà capitare considerando ciò che sa di zia Tessa. Tutti la considerano una donna fuori di testa perché si dice che beva intrugli misteriosi e addestri i cani a mordere i polpacci.

Zia Tessa è sì originale, ma in modo positivo: si prende cura delle persone insicure, infelici e melanconiche, tenendo per loro delle sedute di “Allegroterapia” e lezioni di “Ardimento”. Intorno a lei vivono diversi personaggi, animali e non, che la coinvolgono in continue imprese più o meno divertenti. Amici fedeli che diventano amici anche di Tessa, perché alla fine, tutti insieme, riescono a convincere l’assistente sociale Penelope Prudo a lasciare la ragazzina dalla zia. Nella nuova casa, che da subito ha sentito sua, Tea incomincia ad esprimere la sua vera natura, a diventare, pian piano, se stessa, riconoscendo che è bello avere una famiglia, se pur un po’ strampalata.

Una storia ben scritta, dal ritmo incalzante e costantemente sostenuto con un finale che ci si può aspettare, ma che non si risolve banalmente. Una storia che fa ridere, anche tanto. Una storia piena di colpi di scena e di situazioni bislacche. Una storia che, però, sotto sotto, parlando di famiglia, amicizia, bullismo al femminile e diversità, fa anche riflettere sull’importanza di essere se stessi, di seguire i propri istinti, di avere un obiettivo e di non farsi troppo influenzare dagli altri.

I problemi e le difficoltà nella vita ci sono, non si possono evitare: vanno affrontati al meglio delle proprie possibilità, con coraggio (che non significa assenza di paura) e con un po’ di pazienza, di fiducia e di ottimismo, anche le situazioni più buie trovano una soluzione.

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Il libro è molto bello anzi bellissimo molto bella la copertina la storia e i personaggi .

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