Concimazione autunnale per le “piante da balcone”

Possiedo un bel terrazzo dove durante l’estate coltivo piante da fiore e ornamentali (gerani, petunie, limoni). Posso goderne le vistose fioriture e colori. Gradirei informazioni sul come procedere per la concimazione autunnale”.

Maria Giovanna (Patone di Isera)

Con l’arrivo dell’autunno le giornate si fanno più corte e le temperature si abbassano. L’attività vegetativa delle piante sul balcone e terrazzo rallentano fino a interrompersi per affrontare la stagione invernale. Infatti andranno a riposo, meglio in “quiescenza” fino alla primavera. Per farle resistere meglio al freddo e riprendere a vegetare a primavera è più che mai importante fornire loro adesso un adeguato apporto di nutrienti chimici.

Hanno bisogno di un concime, che dato il periodo, deve essere complesso, ricco quindi di macro e micro elementi, a “lenta cessione” e quindi con rilascio degli elementi chimici programmato e graduale durante l’inverno. Questi concimi hanno la durata di qualche mese (3-5), proprio per il periodo che passa tra l’inizio della “quiescenza” e la ripresa primaverile. Fornendo il concime adesso le piante potranno affrontare la ripresa più agevolmente.

Gli apporti autunnali non saranno però sufficienti per tutta la stagione vegetativa futura.  Il concime a lenta cessione può essere sufficiente solo per piante medio-piccole che potranno godere anche di terriccio nuovo grazie ai rinvasi, da eseguire a fine inverno almeno ogni due anni.  Nel caso di piante allevate in vasi grandi o inamovibili (agrumi, oleandri, glicini, clematidi) così come per piante in piena terra in giardino è consigliabile ricorrere ad una concimazione autunnale più completa con apporto di sostanza organica (letame, stallatico, compost,) utile anche per proteggere le radici dal freddo, fungendo a mo’ di pacciamatura.

Nel contempo le basse temperature avranno la funzione di degradare la sostanza organica dando luogo a humus che ne migliora struttura e composizione. Il concime va incorporato appena sotto la superficie del terreno. L’ideale sarebbe eliminare il primo strato (3-5 cm.) di terra che è quello più povero. Una volta asportato, questo terreno va eliminato. Smuovere poi la sottostante terra e distribuire un pugno di concime granulare. Quindi ricoprire con terriccio nuovo e annaffiare per far aderire il concime alla terra.

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