Così Pasqualina supera la paura della novità

Ormai il primo giorno di scuola è passato da un po’ e tutti, grandi e piccoli, vanno a scuola ogni giorno più o meno volentieri. L’inizio, però, non è stato per tutti semplice, soprattutto per chi per la prima volta ha dovuto staccarsi da mamma e papà. Ne sa qualcosa Pasqualina, la “dolce” e “tenera” pipistrellina, protagonista di Manco per sogno (Topipittori, 2021 – consigliato da 5 anni). Quando un giorno la mamma le dice che è ora di andare a scuola, la piccola è decisa: lei non ci andrà. Inizia così un percorso di convincimento che termina nell’esasperazione di Pasqualina che grida a squarciagola un “No!” fortissimo. L’urlo che investe i due genitori è talmente potente, che li fa rimpicciolire fino a diventare delle dimensioni di due noccioline. Pasqualina, un po’ stupita, non si perde d’animo, li nasconde sotto le sue ali pelose e se ne va a scuola, portandoli con sè. In classe trova un ambiente piacevole e accogliente, come non avrebbe mai immaginato. Il problema, allora, diventano i due genitori che con le loro vocine le complicano un bel po’ la vita. Il giorno dopo Pasqualina accetta volentieri di tornare a scuola, ma non ha nessuna intenzione di avere con sé mamma e papà, manco per sogno!

Come gli altri bellissimi lavori di Beatrice Alemagna, anche questo va letto possibilmente ad alta voce, osservando bene le illustrazioni, e non riassunto in poche righe. Solo con il libro in mano si può apprezzare l’originalità con cui il tema un po’ trito dell’inserimento alla scuola materna è stato affrontato: in queste pagine non ci sono promesse né adulazioni, non c’è imbroglio, non c’è didatticismo. Le pagine di Beatrice Alemagna sono piene di elementi linguistici e di illustrazione che non mirano a messaggi educativi, ma invitano i lettori, grandi e piccoli, a immergersi nella storia, a riconoscersi, magari, ma non a sentirsi oggetto di un qualche insegnamento. L’approccio alla scuola diventa così scoperta e consapevolezza di un passo importante fatto con un po’ di timore, ma poi molto soddisfacente. Quella di Pasqualina è una storia accogliente che parla del primo giorno di scuola, ma anche di tutte le piccole e grandi conquiste di ogni bambino. Una storia raccontata con levità e con il tipico tocco “fluo” che caratterizza da qualche tempo i lavori di questa grande artista.

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