Culla di Degasperi, patria di girovaghi

Lo stemma di Pieve Tesino

Intorno al 1250 era Plebis de Tasino  e verso il 1500 de villa plebis de hesine. Viene dal latino Plebs, plebis, cioè “pieve, popolo”. L’origine di “Tesino” è oscura, ma pare preromana.

Il nome appare come Tasino nel 1131 e un secolo dopo come plebs de Tasino. Nel medioevo Tesino era dei vescovi conti di Feltre e nel 1412 passò ai conti del Tirolo. Nel XVII secolo si diffuse il commercio girovago e i Tesini portarono nel mondo stampe sacre e profane.

Il territorio va dall’impluvio del torrente Grigno al massiccio di Cima d’Asta e catena del Lagorai. L’economia poggia su turismo, agricoltura e commercio.  Al centro di Pieve si eleva la monumentale fontana in pietra rossa (1725). La chiesa dell’Assunzione è una delle più belle costruzioni gotiche del Trentino.  Nel 1881 vi nacque Alcide Degasperi, il più grande statista politico del ‘900.

Lo stemma (già emblema della pieve di S. Maria Assunta) è stato riconosciuto nell’ottobre del 1928. Allude ai tre villaggi riuniti in un’unica parrocchia.  In campo rosso tre torri merlate alla guelfa sormontate da una crocetta sono poste su un monte di tre colli, verde. Nel cartiglio la scritta: Fortes in fide (forti nella fede).

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