Dal mondo

(1) VENEZUELA. Il Paese è ad un passo dal baratro. Il presidente Nicolàs Maduro, erede di Hugo Chavez, ha proclamato lo “stato di emergenza economico” e mobilitato l’esercito. La Conferenza episcopale venezuelana: “Il sistema economico è la causa del disastro”. (Agensir)

(2) BRASILE. Nell’immenso delta del Rio delle Amazzoni i Camilliani con una “barca-ospedale” raggiungono migliaia di pazienti, puntando su prevenzione e cure di base. (Fides)

(3) ITALIA. Hotspot galleggianti per identificare i migranti nel Mar Mediterraneo e rimpatriarli? “Un grosso punto interrogativo su fattibilità e conseguenze” è espresso dal cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento (nella cui diocesi è anche Lampedusa) e presidente di Caritas italiana. (Agensir)

(4) SOMALILAND. Il Somaliland ha da poco festeggiato i 25 anni dall’autoproclamata indipendenza. Il clima nel Paese è relativamente stabile e sicuro, ma non mancano problemi socio-economici. Le autorità sperano di poter rompere il lungo isolamento internazionale. (Nigrizia)

(5) ARABIA SAUDITA/YEMEN. La diplomazia “parallela” saudita, guidata dal vice-principe ereditario Moḥammad bin Salmān, media con il movimento sciita. L'obiettivo è proteggere il territorio nazionale da possibili attacchi Houthi. Riyadh è in cerca di impunità dopo aver promosso divisioni e violenze in Yemen. (AsiaNews)

(6) SRI LANKA. La presidenza della Cei ha stanziato un milione di euro – provenienti dai fondi dell’8xmille – per “dare assistenza alle migliaia di persone rimaste senza casa e viveri nello Sri Lanka, a causa delle inondazioni e delle piogge torrenziali della scorsa settimana. Altri 500.000 euro sono stati destinati ai superstiti del terremoto che lo scorso 17 aprile ha sconvolto alcune province dell’Ecuador. (Agensir)

(7) INDONESIA. Chiesa e società civile si mobilitano per fermare le nuove esecuzioni capitali pianificate dal governo. (Fides)

(8) VIETNAM. Il Presidente degli Stati Uniti annuncia la rimozione dell'embargo Usa alla vendita di armi, in vigore da decenni. Hanoi e Washington rafforzeranno commerci e sicurezza. L'obiettivo: formare un fronte comune contro la Cina. (AsiaNews)

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