Dall’infanzia all’adolescenza, tra amori e scontri

Rebecca Stead – traduzione di Claudia Valentini, L’amore sconosciuto, Terre di Mezzo, 2019 – 313 p. – € 14,90

Non è facile proporre un volume di oltre 300 pagine a dei ragazzini delle scuole secondarie di primo grado, quando uno dei loro criteri di scelta di un libro è proprio il numero delle pagine. Se, però, il libro vale la fatica di leggerlo, anche se piuttosto lungo, la soddisfazione, alla fine, è doppia: aver letto tanto e aver letto bene. Sì, perché, le buone storie colpiscono, coinvolgono, sanno divertire e far riflettere insieme. E’ il caso di “L’amore sconosciuto” (Terre di Mezzo), un romanzo dai toni leggeri che affronta con serietà il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza e sa mettere sotto la luce giusta situazioni, atteggiamenti, reazioni.

E’ la storia di tre amiche dodicenni, Bridge, Emily e Tab e dei loro compagni di scuola che nel corso di alcuni mesi vivono relazioni, scontri e discussioni. E’ un anno di scuola in cui crescono, diventano amici, si lasciano, si innamorano, scoprono se stessi.

Rebecca Stead ha creato un romanzo di alta qualità dalla trama complessa, ma coerente e scorrevole. L’ha scritto con toni e ritmi adatti agli adolescenti e una lingua che, se pur di facile lettura, mai scade nel semplicistico e nel banale.

La narrazione è gestita da tre punti di vista diversi: quello di un narratore esterno, quello di Sherm, uno dei ragazzi che scrive lettere al nonno che se ne è andato e quello di un personaggio che rimane sconosciuto fino alla fine. Con questo espediente, pagina dopo pagina, la curiosità del lettore viene alimentata da uno stimolo concreto tanto che, dopo qualche capitolo, diventa impossibile abbandonare la lettura.

Si tratta di un romanzo molto attuale per i temi che emergono: il bullismo al femminile, le diverse forme di famiglia, l’interculturalità, l’uso consapevole di smartphone e di internet. Un libro in cui anche gli adulti hanno un ruolo importante: sono guide autorevoli, non autoritarie, che ben sanno rapportarsi con questi ragazzi in crescita.

Considerato dalla critica americana uno fra i migliori libri pubblicati nel 2015, la sua uscita quest’anno in Italia costituisce un bel “regalo” per i preadolescenti che nei personaggi ben caratterizzati, nei loro pensieri attentamente riportati e nei dialoghi ben costruiti possono trovare uno specchio in cui guardarsi e riconoscere problemi e dubbi, ma anche doti e opportunità. In questa storia finisce tutto bene. Nella realtà non sempre. Ma la speranza, si sa, è uno degli ingredienti fondamenti delle buone letture per ragazzi.

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