Dentro la Centrale la furia di Vaia

A Fies di Dro gli spettacoli estivi hanno preso il via con una riflessione sugli eventi atmosferici e la fragilità umana

Tornano anche quest'anno gli appuntamenti estivi a Centrale Fies, la centrale idroelettrica vicino a Dro ora sede di un centro indipendente di produzione delle arti performative contemporanee.

L'”Art work space” ha aperto i suoi spazi al pubblico lo scorso 21 giugno con il primo dei due eventi – il secondo è previsto per domenicadell'edizione 2019 è I P E R N A T U R A L), il festival dedicato alle performing e alla performance art, in programma dal 19 al 27 luglio.

La manifestazione di venerdì scorso ha visto l'apertura di “Performativity”, una mostra collettiva curata da Denis Isaia e Sara Enrico che si propone di indagare l’azione – presunta o compiuta – che passa attraverso un’opera artistica, cercando il punto di contatto fra due pratiche artistiche, la performance e l’arte visiva, che sembrano essere agli antipodi: esposti i lavori di Marion Baruch, Alessandro Di Pietro, Sara Enrico, Philipp Gehmacher, Francesco Gennari, Esther Kläs, Andrea Kvas, Nicola Martini, Tania Perez Córdova, Alessandra Spranzi, Davide Stucchi, Franz Erhard Walther. La mostra è visitabile a ingresso libero dal 22 giugno al 27 luglio, dal mercoledì alla domenica dalle 11 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30 (dal 19 al 27 luglio, durante le giornate di festival, la mostra sarà aperta in orario serale).

Il proseguimento della serata è consistito nel concerto “Storm Atlas” della compagnia di danza e teatro cesenate Dewey Dell che, collegandosi alla tempesta Vaia di fine ottobre, ha dato vita ad un vero e proprio “catalogo delle tempeste”, creando sulla scena potenti quadri audiovisivi che intrappolano lo spirito dei tumulti meteorologici: gesti, suoni e testi simboleggiano il grande sconquasso degli elementi, portando lo spettatore ad una riflessione sull’impotenza dell’essere umano che, nonostante la sua capacità di esaminare e conoscere scientificamente il fenomeno, si ritrova disarmato di fronte a questi eventi di portata mastodontica.

Prossimo appuntamento domenica prossima dalle 18.30 alla mezzanotte, con “Orestea / fin dentro la sera, fin dentro la notte” di Anagoor (Leone d'argento 2018 alla Biennale Teatro di Venezia): versione espansa dell'opera, ispirata alla tragedia di Eschilo che porta il pubblico negli spazi della Turbina 1, della Forgia e della Sala Comando ad assistere allo spettacolo e a godere delle installazioni pensate ad hoc per l'evento.

Gli eventi alla Centrale non finiscono qui: dal 6 al 16 luglio si svolge la Free School of Performance, che coinvolge 9 artisti (Nana Biluš Abaffy, Katerina Andreou, Rehema Chachage, Ndayè Kouagou, Dina Mimi, Magdalena Mitterhofer e Astrit Ismaili, Ceylan Öztrük , Charlie Laban Trier e Cristina Kristal Rizzo, Kat Válastur) selezionati per la settima edizione di Live Works, la piattaforma dedicata alle pratiche contemporanee performative curata da Barbara Boninsegna e Simone Frangi. Dal 19 al 21 luglio, i progetti di Live Works Vol. 7 verranno proposti al pubblico.

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