Don Matteo alla sfida del tempo

Terence Hill (don Matteo) con Fabio Rovazzi

Sono passati vent’anni dal primo episodio e con la dodicesima stagione, in prima serata su RaiUno da giovedì 9 gennaio, Don Matteo è la serie più longeva della Lux Vide e la più popolare della tv italiana.

La fiction ruota attorno alla figura di don Matteo Bondini, parroco a Gubbio e poi a Spoleto, che intreccia la cura delle anime ad un notevole fiuto investigativo con cui aiuta nelle indagini l’amico Nino Cecchini, maresciallo dei carabinieri, nonostante non sia visto di buon occhio dal capitano di turno. Una canonica sempre aperta a giovani in difficoltà e le vicende sentimentali e familiari dei protagonisti completano il quadro di un racconto che spesso sembra scontato e che pure coinvolge lo spettatore.

Qual è il segreto di questo successo?

Sicuramente l’intreccio negli anni si è arricchito grazie al passaggio di numerosi interpreti. Accanto a personaggi ormai inamovibili (non solo Terence Hill e Nino Frassica, anche Nathalie Guetta, Francesco Scali e Pietro Pulcini danno vita a caratterizzazioni fondamentali alla narrazione), tanti se ne sono susseguiti, ognuno portandosi via una nota positiva sul curriculum e lasciando un’impronta sulla stagione.

Ma la nota che forse più di ogni altra caratterizza lo spettatore medio della serie è la voglia di trascorrere un paio d’ore in serenità, immergendosi in un racconto semplice anche se ben disegnato, che lascia sempre spazio non tanto ad un lieto fine ma ad una soluzione che fa emergere il positivo delle persone, dei rapporti, delle vicende della vita.

La dodicesima stagione promette qualche novità. Dieci gli episodi in programma, che si snoderanno ciascuno in un unico piccolo film, anziché proporre due episodi a serata. Le anticipazioni dicono che il filo conduttore saranno i dieci comandamenti, attualizzati in chiave laica.

Confermato il cast della scorsa stagione, a partire dalla coppia formata dal capitano Anna Olivieri (Maria Chiara Giannetta) e dal pubblico ministero Marco Nardi (Maurizio Lastrico), non mancheranno le immancabili guest star e i ritorni sulla scena di indimenticati personaggi.

Terence Hill rimane al centro dell’intreccio senza catturare tutta l’attenzione, e non sembra intenzionato ad abbandonare la tonaca indossata vent’anni fa, che gli ha regalato nuovi successi dopo quelli al fianco dell’amico Bud Spencer. Quella tonaca che, dicono dietro le quinte, è sempre la stessa, più volte rattoppata ma mai sostituita. Quasi come certi valori antichi che, pur maltrattati, parlano ancora al nostro presente.

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