Dopo la fioritura

DOPO LA FIORITURA. La forsizia è tra quelle piante cespugliose da giardino che richiede una potatura drastica, da effettuare però solo dopo la fioritura. Il cespuglio è conosciuto per la sua abbondante emissione di fiori giallo oro che nascono prima delle foglie. Va sottoposta alla cosiddetta potatura corta. Questo perché le gemme a fiore saranno pronte l’anno dopo portate dai rami di un anno.

In sostanza i rami dell’anno scorso andranno tagliati drasticamente. Dai rami accorciati nasceranno cacciate vigorose che nel corso della stagione estiva produrranno gemme a fiore pronte ad esplodere la primavera prossima.

FOGLIE PULITE. Nei mesi invernali le piante da interno normalmente dotate di foglie grandi sono oggetto di deposito di polvere e altre impurità tipiche dell’ambiente riscaldato. Ecco perché la pulizia della vegetazione è importante e deve essere fatta con regolarità. Va usato un panno inumidito e morbido passando delicatamente le superfici verdi. L’operazione è delicata e richiede molta pazienza. In commercio ci sono prodotti specifici come i lucidanti fogliari in grado di proteggere le foglie rendendone la superficie verde e lucente. Con l’occasione va controllata la presenza di eventuali parassiti (acari, cocciniglie, pidocchi). Per pochi esemplari rimuoverli manualmente. Diversamente usare acaricidi o insetticidi blandi e poco impattanti.

CENERE NELL’ORTO. La cenere di legna residuata dal focolare o stufe si po’ utilmente usare per fertilizzare l’orto. Si può spargere tutto l’anno, ma preferibilmente a primavera dopo la lavorazione profonda o la vangatura. meglio se mista a letame maturo. 

Nell’orto la cenere è consigliata, stante l’elevato contenuto in potassio per colture quali patate ed ortaggi da radice ( rape, carote). La dose consigliata  va dai 200 ai 300 grami per metro quadrato. Si può anche mescolare agli altri concimi somministrati normalmente. Nel trapianto del sedano rapa se ne può mettere un cucchiaio da tavola per buchetta. Una certa quantità si può spargere in superficie tra i solchetti delle aiuole di carote. Per il suo potere alcalinizzante dovuto alla calce di cui è ricca non va usava per ortaggi che vogliono terreni neutri o leggermente acidi, così come per le piante acidofile (camelie, azalee e rododendri, ortensie).

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