È finalmente il tempo di tirar fuori gli attrezzi

Passeggiando per le campagne troviamo in questi giorni i primi fiori spontanei che danno un tocco di colore all’ambiente: eriche, primule e anemoni hepatiche spuntano qua e là tra le foglie secche ai bordi dei prati e vicino ai muri a secco.

Annunciano che la primavera si avvicina, ma – attenzione – non è ancora arrivata. Ogni pianta si adegua al proprio codice genetico: attiva le proprie radici, le gemme ed i germogli. Vale per un abete e per un melo, ma anche per un filo d’erba nei prati o per un ficus delle nostre abitazioni.

Marzo è mese preparatorio: la neve sembra resistere sulle montagne, giornate di tepore si alternano ad altre ancora ventose. Decisamente è ora di tirar fuori gli attrezzi per un primo riassetto dei nostri spazi verdi.

Dopo quest’inverno lungo e ricco di neve, troviamo i giardini un po’ sofferenti, con qualche macchia gialla, soprattutto nelle zone più in ombra .
Aspettiamo che il sole riattivi la cotica erbosa, aiutiamola con una rastrellatura ed un po’ di concime .

Scopriamo che purtroppo il freddo ha danneggiato alcune piante mediterranee che con coraggio curiamo per abbellire il giardino sotto casa: rosmarini, salvie, oleandri, olivi, pittospori, gelsomini e via dicendo. Alcune di esse ricacceranno, altre andranno sostituite.

Nelle aiuole fanno capolino i bulbi di tulipano, narciso, crocus, e giacinti.

É tempo di di potature per le nostre piante da frutto, di trattamenti per ortensie, rose, arbusti, siepi, bordure. Ogni essenza richiede tagli specifici, ma non spaventiamoci, s’impara facendo. E le piante, in fine dei conti, sopportano in silenzio i nostri errori.

Che dire dell’orto? Una buona preparazione del terreno crea le condizioni per una crescita equilibrata delle nostre piantine. Se non lo abbiamo già fatto in autunno, è il momento di distribuire concime organico e fare una buona vangatura. Ma c’è chi sceglie in alternativa di fare lavorazioni minime del proprio terreno, prevedendo l’utilizzo di pacciamatura, consociazioni ed una rotazione attenta delle colture.

Chi è stato previdente avrà a disposizione a breve della cicoria a grumolo, seminata in tarda estate, e qualche ortaggio biennale che mette a disposizione i nuovi germogli (prezzemolo, radicchio).

Siamo prossimi anche a semine e trapianti, ma portiamo ancora pazienza qualche giorno: lasciamo che il sole riscaldi i nostri terreni.

Un occhio, infine, alle terrazze: primule, viole e nemesie sapranno resistere ai ritorni di freddo e daranno una pennellata di colore alle nostre giornate. Buon lavoro e buon relax!
(1 – continua)

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