Esuberante Dipladenia

ESUBERANTE DIPLADENIA. La Dipladenia (Mandevillea suaveolens) è un grande rampicante da esterno per climi miti. Quella coltivata in vaso da noi è la Dipladenia splendens, anch’essa rampicante. E’ tipica pianta da interni o meglio da veranda, anche se d’estate può stare bene all’esterno. Ama posizioni molto luminose e terriccio fatto di torba nera. Resiste bene fino a 10°C e soffre sopra i 28°C. Ha bisogno di acqua fornita con moderazione: bagnare ogni 10 giorni in inverno e ogni 3 giorni in estate. Concimare per tutto il periodo della fioritura che è sempre molto abbondate e continua. la Dipladenia è specie ancora poco diffusa, ma non passa inosservata grazie ai suoi grandi fiori dai colori molto vivaci (il rosso predomina) che abbelliscono il terrazzo o la veranda per almeno due mesi. Se in posizione ottimale cresce vigorosa e allunga i suoi getti coprendo presto ampie superfici verticali (nel caso aiutarla con graticci, fili di ferro, ecc.).

Può essere potata anche drasticamente a primavera utilizzando gli apici tagliati per fare nuove piante con la tecnica della talea.

SBOCCIOLATURA DELLE DALIE. Quando le dalie sono alte 20 centimetri si devono asportare i germogli più esili lasciando solo i più robusti: questa operazione di sfoltimento aiuta la vigoria. per avere una pianta compatta ed una fioritura abbondante gli steli devono essere cimati quando la pianta è alta almeno 30 cm.. L’operazione consiste nel recidere l’apice al di sotto delle ultime due foglie per stimolare l’emissione di germogli laterali più robusti a l’ascella delle foglie presenti sullo stelo principale, ognuno dei quali porterà fiori. nel caso si voglia avere una pianta slanciata questa pratica va evitata. Fiorirà poco, ma i fiori saranno di dimensione più grossa. Per chi vuole avere un solo fiore apicale, grande e dai colori vivaci deve fare la cosiddetta “sbocciolatura”, vale a dire asportare con pollice e indice tutti i boccioli che crescono lateralmente alla pianta. Per favorire e prolungare la fioritura i fiori appassiti vanno levati,

RUGGINE SUI GERANI. Le piante di geranio coltivate in vasi o terrine sul terrazzo o poggiolo di casa, o in iena terra nel giardino si devono controllare giornalmente affinché non vadano incontro ad attacchi fungini. Tra questi il più temibile è quello causato dalla ruggine che si evidenzia sulla vegetazione con la comparsa di macchie giallo-pallido con contorni netti sulla pagina superiore, mentre su quella inferiore le macchie sono brunastre e polverose. l’attacco causa il totale disseccamento e conseguente caduta delle foglie.

Il fungo si combatte invia preventiva trattando le piante con agro farmaci a base di rame. poltiglia bordolese, ossicloruri. Ripetere l’intervento dopo otto giorni dal primo. la riduzione dell’inoculo di spore si riduce anche levando e bruciando le foglie infette. In questo momento sotto le foglie si possono trovare anche dei bruchi lunghi 5-6 millimetri di colore verdastro. Si eliminano raccogliendoli manualmente per evitare di dover usare insetticidi chimici.

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