Figli tiranni? Un coniglietto mette a posto le cose…

La copertina del libro di Emma Chichester Clark “La rivincita di Bunny Wunny”

Non è accettabile che i peluches, fedeli amici che accompagnano la vita di qualche bambino fin da quando sono in culla, vengano maltrattati e bistrattati senza pietà. Va contro le regole minime del rispetto. I peluches hanno un’anima e, anche se sono disposti ad essere a volte trattati in malo modo, quando è troppo è troppo. Ecco quindi che il coniglietto di stoffa di Imelda, la pestifera bambina protagonista dell’albo illustrato “La rivincita di Bunny Wunny(HarperCollins), temendo di rischiare di fare la bruttissima fine degli altri orsi, topi e gatti di pezza, tutti distrutti, che giacciono sparpagliati sul pavimento della sua cameretta, un giorno decide che ne ha abbastanza e si nasconde, sperando di non essere trovato. A questo punto Imelda pretende dai suoi genitori, che l’adorano e non riescono a negarle nulla, un coniglio vero. E sarà proprio lui a dare una bella lezione alla piccola arrogante e anche ai suoi inetti genitori.

Famosa per la serie di “Canguro blu”, il coniglietto-amico immaginario di Lily, Emma Chichester Clark racconta questa volta, come si legge in copertina, una favola moderna e irriverente. Una storia divertente che rende pan per focaccia ai prepotenti e suggerisce, neanche tanto velatamente, che forse è anche colpa di genitori troppo accondiscendenti, incerti, timorosi e molto ansiosi, se i bambini crescono capricciosi, egoisti e dispotici.

La copertina del libro di Michael Winterhoff "Figli o tiranni? Chi comanda oggi in famiglia?"
La copertina del libro di Michael Winterhoff “Figli o tiranni? Chi comanda oggi in famiglia?”

A questo proposito ci permettiamo di segnalare il libro per genitori ed educatori “Figli o tiranni? Chi comanda oggi in famiglia?” (Tea Pratica) del neuropsichiatra infantile tedesco di fama internazionale, Michael Winterhoff. La sua è un’analisi di quelle situazioni educative in cui gli adulti, incapaci di fare gli adulti, trattano i bambini alla pari e poi li mettono su un piedistallo, rendendoli pesti fuori controllo, incapaci di accettare un semplice “no”, bambini che non sanno più distinguere i comportamenti ammessi da quelli proibiti, bambini che non conoscono il significato della parola “regola”.

Le conseguenze di questo tipo di relazione sono disastrose, perché portano alla progressiva caduta dei confini tra bambini e adulti, di quelle strutture forti – regole e punti fermi – che garantiscono un sano sviluppo della psiche dei piccoli. Un libro che, alla luce dei numerosi casi clinici descritti come esempi, fa riflettere sui ruoli di grandi e bambini, offrendo anche qualche spunto da mettere in pratica.

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