Folgaria, centro turistico, tra boschi e prati

Lo stemma di Folgaria

Il Comune di Folgaria alla fine del 1100 era Fulgarida dal latino filicaria derivato da filex, cioè “felce” e col suffisso -eta avente significato collettivo, vale a dire “felceto”.

Lo stemma è stato adottato nell’agosto del 1929. Reca, in un ovale azzurro bordato in oro, tre abeti posti sulla cima di tre monti verdi. Ogni abete è identificato da una lettera nera C.M.F. che stanno per “Comunitas montaneae Fulgariae”.

La storia folgaretana è caratterizzata da lunghe liti per la sua indipendenza dagli obblighi feudali di Castel Beseno. Nel 1222 esiste una Comunità folgaretana retta da un vicario, confermata nel 1315 dai Castelbarco. Nel 1440 il Doge veneziano Francesco Foscari libera in perpetuo Folgaria dal castello di Besenello. Ma poi le cause con i Trapp durano fino al 1693.

Oggi il paese dell’altopiano è una nota stazione turistica estiva e invernale. Conta una sessantina tra frazioni (29) e masi.

Della parrocchiale di S. Lorenzo si hanno notizie fin dal 1222. Sotto la chiesa il grande cimitero di guerra austriaco.

Nel 1955 papa Pio XII ha nominato la Madonna di Folgaria “la celeste patrona degli sciatori d’Italia”.

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