Frutti dall’oriente

FRUTTI DALL’ORIENTE. Durante il mese di dicembre si può notare un considerevole aumento  presso i fruttivendoli  e i mercati rionali di frutta esotica. E’ la frutta delle feste di fine anno. Al posto delle classiche mele, pere e arance troviamo frutti di Ananas, frutto della passione, mango, carambola, lichti e Kiwano.

L’ananas assomiglia ad una grande pigna con ciuffo verde che tagliato e piantato da luogo alla pianta, molto decorativa in vaso. Si consuma fresca o sciroppata. E’ ricca di vitamina, B e c e di ferro, potassio, calcio e magnesio. Contiene la “bromelina” che aiuta la digestione.  Il lichti viene dall’ Oriente. Il frutto è una grossa noce dal guscio ruvido e colore rosato. La polpa è molto zuccherina e leggermente acidula. Viene consumato sotto forma di sorbetti, cocktails o in macedonie di frutta. La carambola è un frutto molto curioso: sezione a stella, colore giallo intenso e profumo pieno. Il sapore richiama quello  di ananas, prugna e limone insieme. Viene utilizzata pre la produzione di dolci e pasticcini. Ma anche per fresche bevande dal gusto esotico. Nelle cucine italiane il suo uso è prevalentemente decorativo. Il frutto del Kiwano è l’ultimo arrivato, il più curioso. La sua polpa fatta di tanti granuli gustosi e rinfrescanti attira l’attenzione di molti amanti del diverso.

ANICE STELLATO. Erbe e spezie la fanno da padrone in questo periodo di fine anno. Alcune hanno un elevato valore ornamentale e altre sono sempre più utilizzate  per il confezionamento di pacchetti regalo.  Oltre all’alloro, alla cannella, noce moscata e ai chiodi di garofano, compare una spezia curiosa: i frutti dell’anice stellato. Sono prodotti da un albero chiamato Badiana (Lilicium verum) che niente a che vedere con il più conosciuto anice verde in quanto appartiene ad una famiglia botanica diversa (Magnoliacee) ed è di origine cinese. L’anice stellato è ricco di oli essenziali e si usa anche come prodotto medicinale perché ha spiccate proprietà digestive e disinfettanti.  E’ indicato per malattie da raffreddamento e tosse.  Viene consumato per lo più in infuso ottenuto ponendo in una tazza dell’acqua bollente insieme ad un cucchiaio da caffè di anice macinato. Attenzione a non esagerare con le dosi.

SIGILLO ALL’ABETE DI NATALE. L’abete bianco o abete rosso, ma ultimamente anche quello del Caucaso o il normaniana, coltivati e venduti da agricoltori e vivaisti nel periodo che precede il Natale devono essere obbligatoriamente dotati del sigillo apposto dai custodi del corpo forestale dello Stato.

Si tratta del bollino di piombo punzonato che le guardie forestali applicano su ogni pianta. Il sigillo  garantisce la provenienza degli abeti da vivai o piantonai autorizzati e quindi non prelevati fraudolentemente dal bosco, pubblico o privato.

Per chi acquista abeti di Natale in vaso e quindi con il pane di terra deve bagnare la zolla una volta a settimana e durante l’intera permanenza della pianta in casa.  Per prevenire o limitare la perdita degli aghi si consiglia di spruzzare di tanto in tanto la chioma. Va da sé che questa operazione va fatta in assenza di luminarie elettriche.

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