Galline e capibara insegnano a vincere la diffidenza reciproca

Alfredo Soderguit traduzione di Sara Ragusa, “Intrusi”, Terre di Mezzo, 2021. 48 p., € 15,00. Consigliato da 4 anni

Sicuramente tutti voi sapete che cosa sono i capibara. Se, avete dei dubbi, però vi diciamo che i capibara sono i più grossi roditori viventi al mondo. Sono originari del Sud America. I maschi possono arrivare a pesare fino a 66 kg. Sono anche i protagonisti di Intrusi (Terre di Mezzo, consigliato da 4 anni), il simpatico albo illustrato di Alfredo Soderguit. Non si tratta, quindi, di animali immaginari, come si potrebbe pensare appena si aprono queste pagine e si vedono i loro grossi musi pelosi, ma degli animali veri in carne e pelo.

Un gruppo di capibara si presenta un giorno in una fattoria e chiede accoglienza alle galline del pollaio perché per loro, fuori nella prateria, è pericoloso: è iniziata la caccia e gli uomini li stanno cercando coi cani. Le galline, però, non ne vogliono sapere di condividere il loro spazio con questi animali grossi e pelosi e li vorrebbero scacciare.

Di fronte al pericolo di morte cui andrebbero incontro i roditori, però, le galline non possono farlo e, quindi, li accolgono stabilendo delle regole ben precise di convivenza perché non si intacchi la loro (noiosa) normalità. Un cucciolo di capibara e un pulcino, però, liberi da ogni pregiudizio, infrangono il non esplicitamente dichiarato divieto di comunicare e diventano amici. È solo nel momento in cui il pulcino si trova in pericolo e il capibara lo salva che, finalmente, anche tra i grandi inizia un dialogo che pone le basi per una vera accoglienza. Galline e capibara, adesso, condividono tutto: cibo, spazi e anche la voglia di andare via insieme alla scoperta di altri mondi e alla ricerca di nuovi amici. Perchè, in fondo, il recinto ben curato del pollaio è sì, garanzia di sicurezza, ma è pur sempre un recinto e quindi una prigione. Ce la faranno?

Una bella storia delicata e intensa per riflettere sulla libertà, l’accoglienza, l’accettazione del diverso. Insieme si è forti, insieme ce la si può fare anche nelle difficoltà, insieme ci si diverte anche di più. Grazie alle lineari illustrazioni non appesantite dalle poche ed essenziali parole, è facile trasportare questa storia nella realtà che molte persone vivono nei nostri giorni scappando dalla guerra e cercando accoglienza in luoghi più sicuri. La vera accoglienza si realizza solo quando si superano i preconcetti e la voglia di conoscersi, di socializzare, di incontrare l’altro va oltre la diffidenza nei confronti dell’”intruso”.  È così che due realtà, anche molto diverse, possono fondersi e creare una comunità più grande e umanamente più ricca.

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