Gogj in giardino, gerani novembrini, orto in ordine

GOGJ IN GIARDINO. Un lettore di Trento ci scrive chiedendo lumi su una curiosa pianta vista in un orto di paese. Dalla descrizione sommaria abbiamo appurato che si tratta della pianta del Goji, coltivata da migliaia di anni nelle zone dell’Himalaya, in Mongolia, nel Tibet e in Cina. E’ pianta perenne a foglia caduca, portamento cespuglioso, molto rustica (resiste al freddo e alla siccità). Fiorisce da giugno a settembre e produce bacche rosse che si possono consumare sia fresche che essiccate o trasformate in concentrato. IL Goji da frutti già al secondo ano di impianto. In Cina produce fino a 80 quintali ettaro di bacche.  Si coltiva ad alberello o a cespuglio. Con la potatura si eliminano i succhioni alla base e si accorciano i rami troppo lunghi.  La pianta è sensibile a funghi, insetti ed acari, ma finora da noi è coltivata come ornamentale. Le bacche sono molto apprezzate dagli uccelli e le foglie dalle lumache.

GERANI NOVEMBRINI. Se sono stati sottoposti a cure ed attenzioni con particolare riferimento a concimazioni e apporti idrici, durante la stagione estiva i gerani, continuano a vegetare e fiorire per tutto il mese di novembre. Nessun problema si pone per lo sforzo fisiologico delle piante, che non influisce sulla buona tenuta delle piante che si vorranno far svernare per farle rifiorire il prossimo anno. Controllare invece che le piante non vengano invase dalla mosca bianca o aleurodide. Nel caso di presenza anche di pochi esemplari è bne intervenire con un insetticida blando del tipo Decis, Cypermetrine o Confidor.

Il luogo di svernamento interno dei gerani deve essere luminoso per dare modo alle piante di adattarsi progressivamente  al riposo vegetativo.

ORTO IN ORDINE. L’autunno è oramai iniziato. le piogge dell’ultimo periodo hanno fatto abbassare notevolmente le temperature medie  e conseguentemente l’escursione termica. E’ arrivato quindi il momento di provvedere alla pulizia dell’orto dai residui degli ortaggi prelevati (pomodori, zucchine, melanzane) e alla protezione di quelli presenti ( prezzemolo, sedani, radicchi). Levare anche le piante di cetrioli ormai secche e quelle di basilico avendo cura per quest’ultimo di togliere delicatamente le ultime foglie rimaste per farne il pesto o conservarle tal quali nel freezer di casa. Non dimenticare poi di scaricare le tubazioni degli impianti di irrigazione e ritirare i tubi di gomma e altri accessori dopo averli svuotati e fatti accuratamente asciugare.

Se il terreno è “in tempera” si può utilmente provvedere alla vangatura per dar modo al freddo invernale di agire  proficuamente sulla fertilità del terreno.

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